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Esenzioni Tari. Oteri: “Ritardi ingiustificabili”. Cicala: “Colpa di chi ha voluto la domanda cartacea”

MESSINA – “Per le graduatorie ed esenzioni Tari 2023, sono inaccettabili le giustificazioni nel ritardo. Con ogni probabilità, l’assessore Cicala ha mal calcolato i tempi di consegna e numero di domande che sarebbero pervenute agli uffici, sia in modalità cartacea che digitale”. A sostenerlo è il consigliere comunale Cosimo Oteri (Forza Italia), che commenta lo slittamento nella bolletta del giugno 2024, e aggiunge: “Mi risulta che ci siano state diverse falle nel sistema digitale e diverse persone sono state costrette a protocollare in maniera cartacea le proprie domande, oppure inviandole alla pec del protocollo del Comune di Messina. Il Consiglio comunale stesso si è espresso a favore anche del formato cartaceo perché è doveroso venire incontro alle persone che non hanno dimestichezza con i servizi telematici”. Sono arrivate 8.816 domande, quasi il 50 per cento cartacee.

Sostiene Oteri: “Probabilmente l’assessore non conosce la realtà di molte famiglie messinesi e vorrei ricordargli che nessun Caf di Messina era autorizzato ad aiutare i cittadini nella pratica telematica. Se il dipartimento è carente di personale, l’assessore si faccia carico col proprio sindaco di provvedere ad un aumento di forze umane, considerate anche le assunzioni che arriveranno attraverso gli ultimi concorsi. Oppure, anziché lamentare ritardi dovuti a domande cartacee, avrebbe dovuto pensare a possibili affidamenti esterni del servizio, come peraltro fanno le partecipate comunali. Aggredire coloro che hanno presentato domanda cartacea, aizzando le lamentele di chi ha presentato domanda telematicamente, è un atto di fomentazione sociale”.

Al consigliere Oteri, eletto nelle file di Basile e poi passato all’opposizione, risponde l’assessore con delega all’evasione e all’elusione tributaria Roberto Cicala: “L’amministrazione ha deciso di destinare una quota di 733.000 € di fondi propri del bilancio comunale per agevolazioni Tari, anno 2023, secondo una
graduatoria basata sul valore dell’Isee da 0 € a massimo 13.500. Nella proposta di delibera portata in Consiglio comunale, veniva illustrato che le domande dovevano essere presentate attraverso una piattaforma digitale con autenticazione Spid e carta identità digitale. Il tutto per far sì che si arrivasse celermente a una graduatoria, che non vi fossero errori, e aspetto altrettanto importante, che si attuasse un sistema di trasparenza assoluta. Veniva specificato altresì che era possibile delegare altro soggetto per chi fosse sprovvisto dello strumento digitale, ad esempio uffici di patronato, parrocchie, onlus, associazioni di volontariato, consulenti, commercialisti, parenti, amici, etc.”.

“Le opposizioni hanno deciso che le domande fossero anche cartacee. Da qui lo slittamento nel 2024”

Continua Cicala: “Purtroppo, una parte del consiglio comunale – prosegue Cicala – dal Pd a Fratelli d’Italia, Forza Italia, alla Lega e il gruppo Ora Sicilia, ha deciso che le domande dovessero essere presentate anche
in maniera cartacea, contro ogni regola che invita i Comuni a implementare ogni processo di
digitalizzazione, attraverso un emendamento alla proposta di delibera del sottoscritto. La protesta di Oteri appare quindi alquanto bizzarra per due ordini di motivi. Uno perché è lui che ha proposto emendamento e l’ha votato per consentire di inoltrare le domande cartacee”.

Aggiunge l’assessore: “Il secondo perché il sottoscritto ha sia in seduta di commissione, sia di Consiglio, ha ribadito più e più volte che, qualora le domande fossero state presentate in cartaceo, non si sarebbe potuto erogare il contributo di riduzione Tari di quest’anno nella bolletta di saldo 2023. Non è poi altrettanto vero che tutto il Consiglio comunale ha proposto e votato l’emendamento ma solo i componenti di Forza Italia, Pd, Fratelli d’Italia, Lega e Ora Sicilia”.

“Più di ottomila domande e il sistema ha funzionato”

Evidenzia Cicala: “Sono pervenute 8.816 domande di cui quasi il 50% cartacee. Per la lavorazione delle domande, cioè per il controllo dei documenti allegati di identità e di Isee e, per l’inserimento in un gestionale di tutti i dati presenti nella domanda per stilare la graduatoria, il Comune sarà obbligato a un dispendio di energie e risorse. Ciò allungherà i tempi di erogazione della riduzione. La piattaforma non ha avuto disservizi, avendo ricevuto 4.516 domande, né il consigliere Oteri può ipotizzare ipotetici possibili blocchi che le piattaforme digitali possono avere. Ne approfitto per ricordare che è stato attivato anche un servizio di Help Desk telefonico a supporto della compilazione dei dati necessari”.

Per l’assessore, “il passaggio al digitale non è assolutamente un atto discriminatorio verso quelle persone che non hanno i mezzi per poter presentare la domanda. Nella proposta di delibera era stata specificata la possibilità di delegare altro soggetto per la presentazione delle domande, ricordando ancora una volta che era comunque attivo anche un servizio di supporto telefonico”.

Lo sportello Spid al Comune: supporto ai cittadini

E ancora: “Si fa presente al consigliere Oteri che  il Comune ha anche attivato da tempo uno sportello Spid, che permette ai cittadini il rilascio fornendo la prima fase di autenticazione necessaria. Sportello che è stato parte importante durante la presentazione delle domande di iscrizioni alla mensa scolastica, dove sono state ricevute più di 3.500 domande per l’iscrizione al servizio. Tutte attraverso autenticazione Spid, aiutando chi non lo possedeva e permettendo loro il rilascio. Di fatto, mettendo tutti i cittadini nelle stesse condizioni di accesso ai servizi digitali. Oggi il servizio mensa funziona in maniera digitale, dalla domanda al pagamento, passando dalle comunicazioni con la scuola e con la cucina per comunicare la presenza o i cambi di menù, e le intolleranze, anche per un singolo pasto”.

“Messina deve essere una città digitale. Dalla carta spreco di tempo e risorse”

“L’istruttoria di 4.251 domande cartacee – aggiunge l’assessore Cicala – comporterà inevitabilmente un tempo di alcuni mesi di lavorazione. E, considerato che non si può mai arrivare a completare la graduatoria entro il 12 dicembre, giorno in cui saranno emesse le bollette di saldo 2023, il contributo per la riduzione della Tari 2023 andrà nella bolletta del 2024, in pagamento da giugno prossimo. L’impegno di questa amministrazione è quello di colmare il gap digitale tra i cittadini.  La politica corretta è quella di aiutare coloro che non riescono oggi ad accedere ai servizi digitali, fornendo loro gli strumenti per mettersi al pari degli altri, e non quello di lasciare servizi vecchi e obsoleti, costosi e lenti, rimanendo indietro digitalmente in Italia e sprecando risorse”.

E infine: “Messina ha voglia di essere una città digitale al pari delle altre Città metropolitane, con l’obiettivo di attivarsi continuamente per fornire ai propri cittadini servizi sempre più smart. E, soprattutto, utilizzando tutte le tecnologie oggi presenti sul mercato per ridurre costi inutili e fornire servizi sempre più rapidi”.