Ancora 15 giorni di esperimento estivo. Poi il bus notturno entrerà a regime negli orari consueti delle linee bus Atm. E’ questa la decisione del Direttore generale Giovanni Foti che ha disposto da oggi, lunedì 15, fino al prossimo 30 settembre la proroga del servizio di TPL Notturno. Un esperimento nato sulla scia di quello già attuato lo scorso anno e che per la seconda estate consecutiva ha voluto offrire ai giovani messinesi, e non solo, la possibilità di lasciare a casa le auto e di viaggiare con i mezzi pubblici fino a tarda notte. Due le linee che dal 1 agosto hanno garantito la totale copertura notturna delle zone nord e sud della città, la linea 2 che porta a Giampilieri e la 79 che faceva capolinea alla rotatoria di Granatari.
Fino al 30 settembre dunque nella zona nord continueranno ad operare due autobus della linea 79 (Cavallotti – Statua di Padre Pio e viceversa), prima partenza dal Cavallotti alle 22 e ultima alle 3.35, mentre in direzione contraria l’ultimo mezzo dalla statua di Padre Pio si mette in marcia alle 4.10. La zona sud, invece, è servita da due autobus della linea 2 (Cavallotti – Giampilieri Superiore e viceversa), prima corsa da Cavallotti alle 21.55, ultima alle 2.30, ultima corsa da Giampilieri superiore alle ore 3,15. A bordo continueranno ad essere presente personale Atm per assistenza e vendita dei biglietti.
Cosa succederà dopo il 30 settembre? A quanto pare l’intenzione è di andare avanti. Non ci sono ancora dei dati ufficiali che fotografano l’andamento del servizio in questo mese e mezzo estivo, a fine esperimento si traccerà un bilancio, anche se è stato effettuato un monitoraggio costante. Ovviamente quello più utilizzato è stato il bus 79 che copre la zona nord, quindi tutta la fascia che in estate è meta di tantissimi giovani per la presenza dei lidi. La direzione dell’Atm ha però deciso che dal 1 ottobre il servizio notturno rimarrà in modo permanente fino a nuova disposizione, ma con solo una vettura per linea. Si ridurranno dunque le corse disponibili ma si avranno a disposizione due bus che fino a tarda notte garantiranno un mezzo di trasporto pubblico sia verso la zona nord, che verso la zona sud. Un’autentica novità per Messina che in questo modo compierebbe il primo passo di quel percorso di normalizzazione che dovrebbe portarla a diventare come le altre città italiane in cui i bus notturni rientrano nei servizi appunto “normali”. Non si ancora che vita avrà questo secondo esperimento, probabilmente si cercherà di monitorare anche l’andamento durante i mesi invernali. Ciò che è certo è che per funzionare ed essere redditizio per l’azienda trasporti il nuovo servizio notturno, se entrerà a regime, dovrà essere inserito nel prossimo Piano di Esercizio dell’Atm . Due bus che circolano di notte macinano chilometri e Messina non può perdere l’occasione di aumentare il numero del suo chilometraggio, anche alla luce del Piano industriale redatto nelle scorse settimane e che vede un’Atm che diventa virtuosa grazie soprattutto al fatto che riesce a produrre chilometri. L’intenzione è proprio questa. Bisognerà però scontrarsi con tante reticenze che ci sono ancora in città riguardo l’utilizzo dei mezzi pubblici, soprattutto di quelli Atm che non godono certo della fama di essere “affidabili”. Inserendo il nuovo servizio a regime nelle turnazioni del personale Atm si potrebbe anche iniziare a risparmiare sullo straordinario destinato ad autisti e personale addetto alla vendita dei biglietti a bordo. Ma questo è ancora tutto da vedere.
F.St.