Scoglio: Accorinti basta con le parole! La legalità è un valore comune che si traduce nel rispetto delle regole
Le recenti affermazioni del Sindaco in merito all’affidamento, con procedura senza pubblicazione di bando di gara, al Centro Studi Enti locali, la mancata esecuzione delle misure indicate dal Tribunale amministrativo in merito alla vicenda dell’isola pedonale e cosa ancor più grave la mancata presentazione del bilancio di previsione 2015 (non si riscontrano precedenti) e le modifiche apportate al rendiconto 2014 (dove sono i € 10.000.00,00 di avanzo di amministrazione) dimostrano, ove ve ne fosse bisogno, la palese insofferenza dell’amministrazione all’osservanza delle procedure di legge e delle sentenze dei Tribunali e la pervicace convinzione di poter agire in spregio delle più elementari regole di buona amministrazione all’insegna del populismo.
E’ notorio che quando, come nel caso in specie, non si hanno argomentazioni a supporto di una scelta discutibile si tenti di distogliere l’attenzione con altri argomenti di nessuna attinenza ed i cui meriti non sono certamente ascrivibili a questa amministrazione.
Sui risultati raggiunti da questa amministrazione giudicheranno gli elettori allorquando alla fine del mandato il Sindaco rappresenterà i suoi brillanti successi e lo stato di attuazione del programma.
Oggi la domanda è come possa considerarsi legittimo affidare senza procedure di gara un servizio di supporto alle strutture organizzative comunali in materia di politiche finanziarie senza violare i principi di libertà della concorrenza, non discriminazione, parità di trattamento e trasparenza posti a garanzia degli operatori economici in materia di contratti della pubblica amministrazione.
Il Sindaco risponda e motivi in base a quali criteri di infungibilità della prestazione ha scelto un operatore predeterminato affidando un servizio di così rilevante importanza invece di procedere secondo legge.
Non è vero che il servizio sia privo di corrispettivo economico. Trattasi di un progetto che ove finanziato dalla Comunità Europea garantirà al Centro un entrata di circa € 450.000,00 senza alcuna procedura di gara con notevole rischio per l’amministrazione di infrazione alle procedure comunitarie con notevoli rischi di un futuro contenzioso.
Né ciò sarebbe possibile anche nel caso in cui la prestazione fosse offerta gratuitamente dall’ Ente in favore del Comune. A parte il trattamento dei dati sensibili e la responsabilità dirigenziale in materia di contratti della pubblica amministrazione i suddetti principi valgono anche nel caso di non onerosità del contratto.
Sono certo pertanto che il Sindaco non avrà difficoltà a richiedere prima dell’esecuzione del contratto un parere all’ autorità sui contratti della pubblica amministrazione e sulla corruzione a tutela dell’Ente e dei cittadini che pagano le tasse.
Analogamente motiverà sul perché invece di indire una selezione per la scelta di un Dirigente con esperienza nei settori informatici e delle procedure a sportello unico abbia preferito assumere un Capo di Gabinetto (figura assolutamente inutile per l’organizzazione dei servizi e ricopribile da funzionario di categoria “D” cui può essere assegnato l’ufficio di Staff) o peggio di un dirigente dei servizi sociali in presenza di figure dirigenziali all’interno dell’ente con comprovata esperienza.
Sono certo che potrà spiegarci, poiché annoverati tra i suoi successi, la scelta di stabilizzare con contratti di 13 ore (2 giorni a settimana compreso un rientro) le categorie “A” e “B” che peraltro non svolgono le mansioni di operario, usciere etc. in luogo delle “C” e “D” stante la carenza dei tecnici nei ruoli dell’amministrazione.
Anche questa sono sicuro è una scelta finalizzata a garantire l’efficienza della macchina amministrativa.
Forse è meglio chiedere la risposta a Checco Zalone che nel suo “Quo Vado” ha mirabilmente descritto lo stato del nostro Paese.
(Gianfranco Scoglio)