Ultima replica, ieri sera, per I Petrolini, il simpaticissimo trio palermitano protagonista dell’ottavo appuntamento con la rassegna Espressione teatro. Lo spettacolo si è distanziato per tipologia dai precedenti, dal momento che alla rappresentazione di tipo narrativo è subentrato il teatro di varietà. Un inaspettato cambio di genere, che tuttavia è risultato un successo, come dimostra l’aperto apprezzamento elargito dal pubblico in sala. “Si lavora e si fatica”: questo il titolo della rappresentazione che, senza smentire le aspettative sul genere, si è articolato in un’alternanza, molto ben calibrata, di situazioni comiche intervallate da momenti di intrattenimento musicale e canoro. Bersaglio principale dello spettacolo, la società e tutte sue magagne, con le quali ognuno di noi quotidianamente si confronta ed alle quali cerca di dare una spiegazione. Politica, sanità, intrattenimento… il mondo in ogni suo aspetto viene a galla, come in un grande calderone, in questo genere che nella sua semplicità si rivela la chiave per guardare alla realtà da un altro punto di vista. Il teatro di varietà possiede infatti, da sempre, l’incredibile capacità di alleggerire gli animi del pubblico, volgendo in chiave giocosa e ridimensionando, così, i grandi o piccoli affanni della quotidianità. “Si lavora e si fatica” non fa eccezione a questo standard, regalando agli spettatori una ventata di buonumore e forse il suggerimento che affrontare tutto con un sorriso aiuta a vivere meglio. Ma lo spettacolo è anche un omaggio alla sicilianità ed alla ricca tradizione che colora la nostra terra; a quel sapore unico che è ancora possibile ritrovare nelle ballate e nelle favole antiche, e che il teatro popolare contribuisce a non disperdere.
Il trio, nato nel 1985 ed oggi composto da Ciro Chimento, Roberto Mannino e Giancarlo Aguglia, ha alle spalle quasi trent’anni di lavoro in ambito teatrale, durante i quali ha ricevuto svariati riconoscimenti. La città di Messina augura loro ogni bene, auspicandosi che possano continuare a regalare al pubblico queste emozioni.