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Estate 2021: ben 1400 eventi meteorologici estremi solo in Italia (+65%)

Dalle violente grandinate alle ondate di calore e i devastanti incendi che le hanno accompagnate durante il mese di agosto. L’estate 2021 è stata davvero tremenda sul fronte dei fenomeni meteorologici estremi. Con più di 1400 eventi estremi il 2021 fa registrare in Italia un aumento del 65% per grandinate, nubifragi, forti raffiche di vento (associate sempre ai temporali), alternate a ondate di calore che hanno devastato le campagne e le città da nord a sud della nazione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Eswd in riferimento al rapporto pubblicato dalla World Meteorological Organization (Wmo) che ha evidenziato come negli ultimi cinquant’anni i disastri causati da eventi meteo estremi sono aumentati di cinque volte con oltre due milioni di persone morte e perdite per un totale di circa 3640 miliardi di dollari.

I fenomeni meteo estremi, che non hanno risparmiato neppure le due più grandi superpotenze economiche della Terra, Stati Uniti e Cina, hanno spinto il ministro degli esteri cinese, Wang Y, i ad accogliere l’invito di John Kerry a migliorare la cooperazione con gli Usa. Una tendenza evidente anche in Italia dove l’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti con pesanti ripercussioni sulle produzioni.

Precipitazioni sempre più intense e localizzati, concentrate in spazi temporali sempre più ristretti, e alternate a lunghissime pause asciutte, non fanno altro che peggiorare ulteriormente la situazione. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che negli ultimi 25 anni è sparito oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. Per questo, come sostiene Coldiretti, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici – precisa Coldiretti – servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia. “In tale ottica un intervento strategico è la realizzazione di infrastrutture a partire dai bacini di accumulo, a impatto zero proposti dalla Coldiretti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel chiedere però “di accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Parlamento da quasi un decennio, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.