Cronaca

Estorsioni e droga. Confiscati 350mila euro a pregiudicato messinese

Il Tribunale di Messina / Sezione Misure di Prevenzione ha adottato, su richiesta della Procura, un provvedimento di confisca di beni illecitamente acquisiti per un valore complessivo stimato in circa 350mila euro.

I beni sono riconducibili ad un pregiudicato messinese, Giovanni Arrigo, attualmente detenuto, il quale è stato sottoposto anche alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno. Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina, che hanno consentito di documentare come l’uomo, coinvolto in passato in plurime vicende giudiziarie, avesse accumulato, nel tempo, un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari.

In particolare, dal 1992 al 2018, nell’ambito di diversi procedimenti penali, era stato condannato con sentenze definitive per vari reati, tra cui associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, rapina, furto, lesioni personali e detenzione illegale di armi. Per ultimo, il 30 aprile 2021, l’uomo era stato arrestato in flagranza di reato per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nell’ambito di un’indagine condotta dai Carabinieri sotto il coordinamento di questa Direzione Distrettuale Antimafia, venendo poi condannato. Dalle investigazioni, avviate immediatamente dopo la denuncia della vittima, era emerso che, a partire dal 2016, avrebbe costretto, con ripetute vessazioni, minacce e violenze attuate anche con l’uso di armi, un imprenditore edile a corrispondergli periodicamente, a titolo estorsivo, diverse somme di denaro, richiedendogli anche, senza alcun compenso, i lavori per la costruzione di un fabbricato oltre a molte forniture di materiale edile.