«E’ diventata nuovamente preoccupante ed insostenibile la situazione all’interno del deposito del cimitero monumentale di via Catania, dove circa 350 salme conservate rendono il luogo certamente oltraggioso della memoria di chi ci ha lasciati». A lanciare l’allarme è il consigliere della terza circoscrizione è Libero Gioveni, il quale ricorda in una nota che «la prolungata permanenza dei nostri defunti all’interno del deposito non rappresenta certamente una novità, visto che le eterne attese per la loro definitiva tumulazione sono sempre state negli anni una storica prerogativa del Dipartimento Cimiteri».
« L’unico fatto positivo (se così si può definire) in questa inaccettabile condizione “spettrale” – sottolinea il consigliere di quartiere – è che« grazie al clima rigido di questi giorni l’aria all’interno del deposito non è poi così irrespirabile e malsana come lo era stata invece nella primavera ed estate del 2010, quando all’interno del deposito si arrivò a toccare 400 feretri ». Una magra consolazione, certo perché come ribadisce Gioveni è «agghiacciante” vedere decine di bare sparse per terra, con i visitatori costretti quasi a fare lo “slalom” per poter raggiungere i propri cari scomparsi».
Per far capire la gravità della situazione il rappresentante di quartiere snocciola numeri ed evidenzia come «dal 31 ottobre scorso a oggi si è passati da 150 a 350 bare (quindi con l’aumento esponenziale di ben 200 salme in più in soli ). Gioveni lancia un «appello all’amministratore affinché trovi urgentemente delle soluzioni (anche provvisorie) che riescano a migliorare le condizioni igienico-sanitarie e di decoro all’interno del deposito».