Il Comitato Eutanasia legale Calabria annuncia una “due giorni” di Marco Cappato in Calabria, per le giornate di mercoledì 28 e giovedì 29 luglio. Cappato, da lungo tempo esponente radicale, è tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e promotore della campagna “Referendum Eutanasia Legale”.
Proprio l’appuntamento iniziale di dopodomani sarà quello emblematicamente più importante. Dopo il brutto disguido rispetto alla mancata assegnazione di piazza San Giorgio per la raccolta firme, alle 19 Cappato “farà la pace” col sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Prevista una conferenza stampa congiunta proprio in piazza San Giorgio: sarà l’occasione giusta per chiarire le competenze nell’assegnazione della piazza e quanto effettivamente accaduto.
A seguire, raccolta-firme per il referendum Eutanasia legale – Liberi fino alla fine fino alle 21.
Per il resto, altri quattro appuntamenti, evidentemente tutti scalettati per il giorno successivo, giovedì 29 luglio. Alle 10,30 tappa a Soverato, per una conferenza stampa su lungomare Europa, all’altezza dell’Anfiteatro, e successiva raccolta-firme. Due ore dopo al bar “Dolci emozioni” di Catanzaro Lido, per un brunch con annessa raccolta-firme. Ancòra, raccolta di sottoscrizioni e conferenza stampa in programma a Cosenza, per le 15 in via Tagliamento. Appuntamento di struttura del tutto analoga alle 18 a Lamezia Terme, in piazzetta San Domenico.
Marco Cappato è uno dei volti più noti quando si parla di battaglie per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia. Negli ultimi anni, rilevano dal Comitato calabrese Eutanasia legale, Cappato ha portato avanti una campagna di disobbedienza civile accompagnando in Svizzera Dj Fabo e Davide Trentini, per far sì che essi potessero porre liberamente fine alle proprie sofferenze in modo legale. Due casi che sono diventati (quello di Dj Fabo in particolar modo) di rilevanza ultra-nazionale. Entrambi i processi che lo hanno coinvolto hanno appurato la sua innocenza e hanno posto un fondamento giuridico essenziale nella lotta per la legalizzazione dell’eutanasia.