Bullismo e cyber-bullismo: l’Accademia Cube Art tra gli studenti per spiegare l’importanza del dialogo

Si è tenuto ieri mattina presso la Scuola Media Giovanni Paolo II di Fondachello Valdina il primo convegno “Mai più bulli” organizzato dall’Accademia Cube Art, presieduta da Antonella Saracino, e dall’Istituto Comprensivo Stefano D’Arrigo.

Dopo i saluti istituzionali della preside Laura Cappuccio e della presidente dell’ Accademia Cube Art Antonella Saracino, fortemente impegnata nella sensibilizzazione su temi di forte spessore sociale, è intervenuto il sindaco di Valdina, Gianfranco Picciotto, il comandante dei Carabinieri di Fondachello Valdina Carmelo Carbone e il comandante dei Carabinieri di Roccavaldina Tindaro Farina.

Diversi gli interventi: Antonio Ruotolo, capitano dei Carabinieri della compagnia di Milazzo, ha illustrato i fenomeni di bullismo che si sono verificati sul territorio e l’importante contributo che le forze dell’ordine riescono a dare; a seguire l’avv. Rosella Nastasi, parte attiva della campagna, la dott.ssa Rita Barbieri, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Barcellona P.G. che ha portato la sua esperienza personale e professionale, sottolineando le figure di reato compiute e infine la psicologa Vanessa Scamporlino, che ha sottolineato come il fenomeno del bullismo deve essere compreso piuttosto che giustificare le azioni dei protagonisti. A moderare l’incontro l'avv. Giusy Costa, criminologa e moderatrice del convegno, che con questo ed altri progetti di contribuire ad informare i giovani sul delicato tema del bullismo e del cyber-bullismo.

Gli studenti hanno dato il loro contributo con un video realizzato dalla classe quinta della scuola elementare mentre i ragazzi delle scuole medie si sono cimentati nella lettura di due brani sul bullismo e cyber-bullismo.

La giornata si è conclusa con la consegna alle autorità intervenute di targhe ricordo sulle quali era postata una frase "la felicità è un bambino che gioca con la palla" un monito che l’ Accademia Cube Art lancia per tornare al gioco pulito senza violenze e in spensieratezza.