E’ stata presentata questa mattina, alla sala conferenza di Palazzo dei Leoni, l’edizione 2011 del Horcynus Festival, teatro di narrazione, percorsi di «musica nomade», rassegne cinematografiche, documentari, mostre fotografiche, seminari tematici. Sempre con lo sguardo rivolto verso il Mediterraneo. L’appuntamento, giunto, alla nona edizione, si terrà dal 20 al 28 agosto, al Parco «Horcynus Orca» di Capo Peloro (Me). L’edizione 2011 dell’HORCYNUS FESTIVAL è dedicata al tema «(Desideri/Utopie)… Libertà » . Una fotografia in tempo reale di cosa sta accadendo nei Paesi del Mediterraneo che reclamano a gran voce nuove forme di democrazia in un anelito di libertà. E, allo stesso tempo, uno sguardo proiettato al futuro, agli scenari possibili, ai progetti concreti di econonomia sociale che nascono dalle esperienze dal basso. Il tutto mescolando meravigliosamente teatro e musica dal Sud del mondo, cinema e impegno sociale in uno scenario mozzafiato: lo Stretto di Messina, il luogo del mito di Scilla e Cariddi.
Sarà sempre un mito, rivisitato in maniera genialmente contemporanea da Peppino Mazzotta (l’ispettore Fazio del «Commissario Montalbano» in tv), uno dei momenti-clou dell’Horcynus Festival 2011: «Radio Argo», la piéce teatrale – in scena giovedì 25 agosto – in cui Mazzotta è al contempo attore e regista e che narra le gesta degli Atridi, prima e dopo la guerra di Troia. E poi il cinema con le due sezioni «Mare di cinema arabo» e «Arcipelaghi della visione»: una finestra sulle produzioni cinematografiche e documentaristiche del sud-est del Mediterraneo, da un lato, e la scoperta di percorsi d’autore del cinema italiano ed europeo, dall’altro. Ogni sera, proiezioni a partire dalle 19.30.
Da segnalare, tra gli ospiti di questa edizione: il regista Pasquale Scimeca (sabato 20 agosto), in occasione della proiezione del suo lungometraggio «Malavoglia» e il film-maker siriano Mohammad Abdul Aziz (venerdì 26) , uno dei leader della rivolta contro il regime di Assad, autore della pellicola «½ Milligrammo di Nicotina» che sarà proiettata martedì 23.
Proprio le voci del mondo arabo, dalle piazze dell’indignazione dei Paesi in lotta per la democrazia (Egitto, Siria, Bahrein), saranno protagoniste della serata speciale di venerdì 26 agosto con una serie di interventi lucidi e appassionati, intervallati dalle letture di Peppino Mazzotta. Nella stessa sera verrà consegnato il premio «Mare di Cinema Arabo» alla Royal Jordanan Film Commission, mentre il premio «Horcynus Orca» quest’anno sarà assegnato, la sera del 27 agosto, alla casa di produzione romana Zalab, i cui documentari saranno proiettati nel corso del festival.
Nel ricco programma dell’Horcynus Festival non poteva mancare la musica. O meglio la «musica nomade»: un viaggio tra le sonorità dei popoli per riscoprire le identità musicali del Mediterraneo, con i concerti di Alexian Group (20 agosto), Tom Donald con Giancarlo Parisi, Tanino Lazzaro e Luca Recupero (24), I Percussonici (27). Sempre in direzione del Mare Nostrum, il seminario economico (in più sessioni) dedicato all’ambizioso progetto del network euromediterraneo della microfinanza e della finanza etica.
Infine, ma non ultimi, due eventi di grande rilevanza sociale: il racconto di come si possa superare l’esperienza delll’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, attraverso la viva voce degli ex pazienti/detenuti (27 agosto) e la presenza durante tutto il festival dei ragazzi della rete Albachiara con un percorso sviluppato sui temi della democrazia partecipativa e della cittadinanza attiva.
(FOTO STURIALE)