Quando ci si interroga su come i giovani d’oggi si divertano il sabato sera, sono spesso i peggiori passatempi quelli che vengono menzionati. Abuso di stupefacenti, compulsiva frequentazione di discoteche, corse in motorino e risse. Per una volta possiamo riferirci ad un evento dello scorso sabato senza menzionare incresciosi avvenimenti. Infatti Sabato 6 ottobre a Piazza Duomo, alle ore 22 e 30, anche Messina, si è iscritta fra le città dove ha preso piede la moda dei “Flash Mob”. Dall’inglese flash: rapido ,e mob : folla, consiste in una riunione di persone, anche sconosciute fra loro, che si dissolve in poco tempo ,successivamente alla realizzazione di un’azione insolita comune. La pratica prese piede dal 2004 negli USA e pian piano ha superato l’oceano fino a invadere anche il “vecchio continente”. La rapida riunione di sabato sera , consisteva nell’eseguire i passi di una coreografia rivisitata del brano “Gangnam Style”, il tutto preceduto da una esibizione di alcuni rappresentanti del movimento messinese della celebre disciplina metropolitana “Parkour”. L’evento è stato organizzato in toto tramite Facebook ed ha visto una partecipazione di massa, infatti la folla riempiva l’intera Piazza Duomo e si estendeva fino al Corso Cavour. Nonostante la coreografia non sia stata eseguita da tutti i presenti alla serata, il Flash Mob è riuscito a portare centinaia di ragazzi a riunirsi per passare un sabato “diverso”. Per Messina non è stata la prima volta in cui si è potuto assistere ad un momento come questo, ma mai si era avuta una così numerosa partecipazione. Che sia questo un modo diverso per esprimere anche idee e richieste da parte dei giovani messinesi? Probabilmente con un po’ di pratica, si potrà iniziare questa città anche alla pratica degli “Smart Mob” (Smart: in inglese furbo) teorizzati dal sociologo statunitense Howard Rheingold.