Politica

Ex Margherita, De Leo: “Bisogna fare gli interessi di Messina”

MESSINA – Nuova interrogazione parlamentare del deputato regionale Alessandro De Leo (Gruppo misto) sul progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina. Scrive il parlamentare: “Il piano va definito con la massima chiarezza ed efficacia, compiendo scelte mirate, in grado di fare realmente l’interesse della città di Messina e delle istituzioni. Ora più che mai occorre che ognuno faccia la sua parte nella definizione di un iter che rappresenta un’opportunità strategica da non perdere per il territorio”. De Leo preannuncia una nota rivolta al presidente della Regione, Renato Schifani, sulla Cittadella della Cultura, proponendo l’avvio di un tavolo politico per “definire l’iter di riqualificazione dei padiglioni dell’ex ospedale”. De Leo, inoltre, in settimana entrante incontrerà sul tema l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato.

Proprio in questi giorni Tempostretto ha rivelato che in fondi Fsc 2021-27, con accordo firmato da Meloni e Schifani, prevedono il finanziamento dei padiglioni 1, 2, 3. Strutture destinate, salvo variazioni, alla sede dellmuseo archeologico (padiglione 1), del museo del terremoto (padiglione 2) e della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali (padiglione 3). Ma non si tratta di progetti esecutivi. L’unico esecutivo, il padiglione 10, che dovrebbe diventare la sede della Biblioteca regionale di Messina “Giacomo Longo”, non rientra nei fondi Fsc.

“Finalmente una svolta per l’ex Margherita”

Ma torniamo a De Leo. Il parlamentare messinese, il 3 marzo scorso, ha presentato un’interpellanza all’Ars, che richiamava alcuni articoli di stampa del nostro quotidiano sulla vicenda. Riguardo al finanziamento da 16,8 milioni di euro, osserva: “Si tratta di una battaglia per Messina e per i messinesi che sto portando avanti attraverso le interlocuzioni già avute, e ulteriori a breve in agenda, con il governo regionale. Ora siamo arrivati al momento della svolta per mettere fine allo stato di abbandono e degrado che da troppo tempo affligge la struttura. Occorre andare oltre l’aspetto, importante, delle risorse reperite a copertura finanziaria, mettere a frutto questa dotazione e capitalizzarla attraverso le scelte più giuste. Il piano aggiornato degli interventi deve evitare sovrapposizioni e valutazioni infelici”.

“Un’istituzione come la Biblioteca regionale merita una sede definitiva”

“Inizialmente – continua De Leo -, come previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 163 del 7 maggio 2020, si prospettava anche la ristrutturazione del padiglione 10, oltre ai già menzionati 1,2 e 3 per le predette finalità. Il padiglione 10 sembra sia stato destinato ad ospitare la biblioteca regionale “Giacomo Longo”, istituzione che vanta una storia di quasi tre secoli, attualmente ospitata in locali della Curia Arcivescovile in via I settembre. Nel piano dei fondi Fsc 2021-27, non è stato inserito nel finanziamento l’intervento che finalmente dopo tantissimi anni poteva dare una sede stabile e definitiva ad una delle istituzioni culturali più antiche della città. L’esigenza di dotare questa istituzione culturale di una sede stabile e definitiva è di prioritaria importanza, e merita una risoluzione certa e in tempi brevi da trovare all’interno di un tavolo politico”. “La Cittadella della Cultura – conclude De Leo – deve rappresentare un valore aggiunto per Messina. Confidiamo possano partire al più presto i lavori e che, attraverso un confronto strategico sulle attività da realizzare, si possa restituire così alla Città di Messina un’area di assoluto pregio culturale e sociale”.