Anche il secondo filone dell’inchiesta della Corte dei Conti sugli extra budget alla Formazione, è arrivato alla sentenza di primo grado.
I magistrati contabili hanno condannato alti dirigenti e amministratori regionali per il secondo troncone relativo alle somme che la Regione ha erogato nel corso degli anni ad Enti di Formazione attraverso il sistema degli extra budget, ovvero somme non indicate nella fase di presentazione e finanziamento del progetto, ma successivamente, in seguito alla semplice presentazione di nuove richieste legandole al fatto che il contributo non era bastato per coprire le spese.
In questo caso dovranno quindi restituire le somme: il segretario generale della Regione Patrizia Monterosso 1 milione e 300 mila euro, l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, 220 mila euro, gli ex assessori ala Formazione Santi Formica 379 mila euro, Carmelo Incardona 830 mila euro, Luigi Gentile 224 mila euro. Condannati anche i dirigenti Alessandra Russo, Maria Carmela Di Bartolo, Salvatore di Francesca, e l'ex dirigente del servizio Rendicontazione, Nino Emanuele. Il primo troncone d’inchiesta ha riguardato l’ex assessore regionale alla Formazione Mario Centorrino e l’ex dirigente Gesualdo Campo. Anche in questo caso si trattava di extrabudget che erano stati autorizzati dalla Regione. Per Centorrino e Campo è arrivata anche la sentenza di secondo grado della Corte dei Conti, che ha abbassato gli importi.
La magistratura contabile in entrambe le inchieste ha ritenuto che le somme erogate in una fase successiva al finanziamento dei corsi e quindi non programmate, costituiscono danno erariale. In sintesi da un lato “un ente privato non può gestire arbitrariamente risorse pubbliche” e dal’altro lato il pubblico deve garantire con “buon senso gestionale” secondo principi di trasparenza ed economicità. Se i finanziamenti sono stati erogati sulla base di un progetto, peraltro valutato e rendicontato, non è possibile in una fase successiva incrementare la cifra su richiesta dello stesso Ente di formazione che dichiara di aver sforato il budget.
Dirigenti ed ex amministratori si sono difesi ricordando che la Regione, attraverso le decisioni della giunta Crocetta ha di recente avviato l’iter per il recupero delle somme, che superano i 4 milioni di euro. Per alcuni di questi Enti fra l’altro, la mancata restituzione delle somme ha comportato il blocco dei finanziamenti relativi agli avvisi successivi. Molti enti però hanno presentato ricorso al Tar. Proprio alla luce della mancata certezza della restituzione delle somme la Corte dei Conti ha condannato quanti, a vario titolo,tra burocrati ed assessori, hanno autorizzato l’erogazione degli extra budget. La galassia della Formazione in Sicilia continua ad essere un sistema finito al centro di filoni d’indagine di vario genere, ma con un unico filo conduttore: il danno erariale.
Rosaria Brancato