Dall’amministrazione provinciale arriva un atto d’interpello a firma del Comandante della Polizia Provinciale finalizzato all’individuazione, tra il personale del Corpo, delle figure a cui assegnare le funzioni di Addetto al Coordinamento e Controllo.
“Il tutto – denunciano Clara Crocè della Fp Cgil, Calogero Emanuele della Cisl Fp e Giuseppe Calapai della Uil Fpl – in difformità ai vigenti regolamenti dell’Ente e alla normativa di legge”. Il riferimento è all’art. 55 del codice di procedura penale e art. 5 comma 1 lett. A, legge n. 65/86 che secondo i sindacati porrebbe un dubbio di legittimità e opportunità della procedura seguita.
“Una procedura – spiegano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – che impone ai rispettivi dirigenti di fare chiarezza e offrirci gli strumenti per una definizione positiva a favore di tutto il personale del Corpo, con ovvia ricaduta positiva sul funzionamento della struttura.
Il mancato ripristino degli atti e la mancata revoca comporterà sicuri contenziosi ma anche malcontento tra il personale”.
I rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto un incontro per esaminare la delicata questione, nel rispetto della norma e delle corrette relazioni sindacali “che – affermano – ormai alla Provincia sono totalmente deteriorati”.
“Questa amministrazione – sostengono Crocè, Emanuele e Calapai – fa finta di non vedere e di non capire che è necessario aprire tavoli di confronti seri e non a chiacchiere, perché le irresponsabilità dell’Amministrazione Ricevuto non possono essere causa di disservizi per l’utenza visto che si creano disfunzioni degli uffici e dei servizi, non procedendo alla stabilizzazione dei precari e alla dismissione delle società partecipate, trascurando anche una seria programmazione in direzione di un riequilibrio del bilancio provinciale”.