Politica

“La faglia di Cannitello è inattiva. A rischio non sarebbe il ponte ma la vita degli abitanti”

“In relazione alla sezione geologica che Report ha chiamato impropriamente “mappa”,  inclusa nel Progetto Definitivo di Eurolink, che mostra una faglia in prossimità della torre di Cannitello, è necessario smentire quanto affermato in trasmissione e cioè che si tratti di una faglia attiva”. We Build torna ancora sugli aspetti sismici del progetto del Ponte sullo Stretto.

Ecco la nota: “Il citato disegno riporta chiaramente una faglia suturata (cioè chiusa) da depositi sedimentari, per uno spessore pari ad alcuni metri. Pertanto la faglia, così come confermato nella relazione dall’Università di Roma e Ingv, non è definibile attiva e tantomeno capace, vale a dire non è in grado di tagliare la superficie e quindi di interagire con le fondazioni degli edifici che vi si trovano sopra. Peraltro, come ben si evince dalla stessa figura, la faglia tracciata non interseca i pozzi di fondazione del ponte. Se, come erroneamente sostenuto, ci fosse una faglia attiva a Cannitello, il problema non sarebbe la stabilità del futuro ponte, ma il rischio della vita degli abitanti di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina”.

Di diverso parere il comitato “Invece del ponte”: “C’è una faglia attiva sotto il pilone. Chi lo dice? Il progetto sul ponte. Anche l’aggiornamento conferma che il pilone si trova in area di attenzione e suscettibilità. Di conseguenza, il progetto smentisce il ministro Salvini. Non viene rispettato quanto richiesto dalle linee-guida del Dipartimento della protezione civile, per la gestione del territorio, in aree interessate da faglie attive e capaci. Il progetto, quindi, non è approvabile. Elementare, Watson”.