L'associazione culturale "Il Lanternino", che da anni opera nel dimenticato villaggio di Faro Superiore, nel tentativo di migliorare un territorio ricco di storia e cultura, nel 2007 si è fatta promotrice della collocazione di 42 targhe toponomastiche lungo le 21 vie del villaggio che ne sono prive. Dopo un iter lunghissimo, mille peripezie e tanti intoppi burocratici, nel marzo 2015 l'associazione ha donato al Comune 42 targhe in ceramica acquistate a proprie spese con l’impegno dell'Amministrazione comunale a procedere alla materiale collocazione.
Oggi finalmente, grazie alla collaborazione del “Dipartimento viabilità” diretto dall’Ing. Mario Pizzino e del consigliere Piero Adamo, presidente della Commissione Cultura, le targhe sono finalmente state collocate.
Più precisamente l’Associazione ha proposto (e la Commissione Toponomastica comunale ha approvato) 16 nuovi toponimi di cui sono state realizzate le relative targhe: via Casale del Faro, via dei Corsari, via C./F. Mangraviti, via del Fortilizio, via Torre di Guardia, via della Campana, via Eroine Farote, via G. Impallomeni (medico ortopedico), via S. Scimone (medico condotto), p.zza Mons. F. Alizio (cameriere segreto del sommo Pontefice Pio IX), via Cav. G. Guttarolo (Direttore Consiglio Notarile, donò alla Città lo Spizio Marino di Mortelle), via D. Faucello (Direttore Ospedale Piemonte), via A. Alessi (medaglia d’oro v.m.), via G. Micale (incisore ed intagliatore di rame), via G. Pagano (tecnico militare della R. Marina Militare), via G. Galatti (storico).
Inoltre l’Associazione si è fatta carico di realizzare le targhe toponomastiche anche per cinque vie che già avevano un toponimo ma purtroppo non una targa che lo indicasse: via Messina, p.zza San Rocco, via Belvedere, vico Messina, via Sant’Antonio II.
Nelle targhe, oltre al toponimo, sono raffigurati un grappolo d’uva simbolo della antica e pregiata tradizione vitivinicola del villaggio ed il blasone del “casale del faro”.