L’Italia continua a detenere il primato per numero di siti patrimonio dell’umanità iscritti nella lista dell’Unesco. Dal Colosseo all’itinerario Arabo-Normanno a Palermo, dalle Langhe-Roero e Monferrato alla Valle dei Templi, il patrimonio storico culturale italiano è una risorsa di valore inestimabile nella competizione economica mondiale. Eppure, i fondi pubblici destinati alla sua tutela e valorizzazione appaiono ancora nettamente insufficienti. L’impegno di spesa dello Stato italiano in questo settore, ci colloca in fondo alle classifiche europee. A dare una spinta a questo insieme di beni inestimabili ci pensano per fortuna i privati. Associazioni, comitati e fondazioni come il FAI, Fondo Ambiente Italiano, si battono da anni per promuovere un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità.
Con il progetto “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi da non dimenticare, il FAI invita italiani e stranieri a votare i luoghi più amati del nostro Paese allo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul loro valore. Dal 2003, sono stati raccolti più di 3,4 milioni di voti, oltre 33 mila luoghi segnalati, 6 mila i comuni coinvolti, oltre 300 i comitati attivati.
In Sicilia, il luogo più votato nel 2016 (finora) si trova in provincia di Messina. Si tratta dell’ex Asilo Calcagno a Milazzo, un edificio di pregio che versa però in uno stato di conservazione preoccupante. Il più votato tra i luoghi della città dello Stretto è, invece, il Convento di Santa Maria del Gesù, dove dovrebbe essere sepolto Antonello da Messina. I resti del Monastero, per anni alla mercé di erbacce e vandali, sono al centro di un progetto di riqualificazione promosso da un comitato che ha intrapreso una raccolta fondi per la messa in sicurezza del sito. Un’operazione necessaria per continuare i lavori di scavo.
In città, oltre alla tomba di Antonello, sono decine i luoghi da non dimenticare. Dalla Chiesa di Santa Maria di Mili di stile arabo-normanno nella zona sud, a Capo Rasocolmo nella zona nord, Messina è custode di un ricco patrimonio storico-architettonico e paesaggistico dimenticato, o peggio, ignorato.
Il successo de “I Luoghi del Cuore” ha permesso negli anni una mappatura spontanea dei luoghi che gli italiani non vogliono dimenticare. Un'attività di censimento che intende sollecitare le istituzioni competenti affinché mettano a disposizione le risorse necessarie per la tutela e valorizzazione del territorio. Secondo il FAI, fino ad oggi sono stati 68 i luoghi salvati grazie al censimento.
Si ha tempo fino al 30 novembre per votare i luoghi del cuore. Un gesto semplice per salvare dall'indifferenza il nostro immenso patrimonio storico culturale.
Gabriele Quattrocchi