FALCONE – “Questa tartaruga ha ingoiato un palloncino di plastica ed è morta – denuncia il biologo Carmelo Isgrò -. Ma come se non bastasse, fatto ancora più deplorevole è che qualcuno abbia addirittura rubato il cadavere”.
Questo ha spiegato il biologo è un reato penale che prevede una multa salatissima e quindi invita chi abbia trovato il carapace dell’animale a restituirlo affinché possa essere studiata ed effettuata la necroscopia.
L’esemplare di Caretta caretta trovato spiaggiato a Falcone, in provincia di Messina, come si vede dalla foto, ha il filo di plastica di un palloncino che fuoriesce dalla cloaca che probabilmente dopo aver ingoiato il palloncino, scambiato per cibo, è morta tra atroci sofferenze, dopo che il filo di plastica ne ha percorso tutto l’intestino.
“È un fatto tristissimo – spiega il biologo Isgrò – che ci fa comprendere come il gesto di liberare palloncini di plastica in cielo, che potrebbe sembrare ingenuo, comporti gravi conseguenze in quanto questi palloncini ricadendo in mare, o in natura in generale, possono interferire gravemente con gli animali selvatici, fino addirittura ad ucciderli”.
“Dopo un’agonia che sarà durata giorni – prosegue il biologo -, il corpo della sfortunata tartaruga è stato trasportato dalla corrente del mare sulla spiaggia di Falcone ma prima che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale potesse recuperare la carcassa per scopi scientifici qualcuno ha rubato la tartaruga, forse per recuperare il carapace come macabro trofeo.
Escludo che se la sia ripresa il mare – conclude Isgrò -, perché era lontana dalla battigia e comunque il mare era calmo. Chiediamo a chi ha preso la tartaruga di restituirla, per permettere di effettuare la necroscopia. Inoltre, se chi ha compiuto questo vergognoso gesto non lo sapesse lo informo che trafugare una tartaruga Caretta caretta è un reato penale che prevede anche una multa salatissima”.