cronaca

Fallimento Ascom, Procura di Messina vuole condanna solo di Corona

MESSINA – Una sola condanna e 4 assoluzioni alla fine del processo messinese su una vicenda collegata alla bancarotta di Ascom, la società collegata alla Camera di Commercio dove in quegli anni l’ex parlamentare regionale era “dominus”. Si tratta in questo caso della Ascom Finance e il processo, arrivato alle battute finali davanti al Tribunale (presidente Grimaldi) riguardava i reati contestati a Messina e inseriti nella più complessa inchiesta che si mosse tra Roma e lo Stretto e portò all’arresto dell’onorevole nel 2011.

Le richieste dell’Accusa

La sentenza potrebbe arrivare alle porte dell’estate, intanto la parola è andata all’Accusa che alla fine del dibattimento ha chiesto una sola condanna, quella di Roberto Corona appunto, a 2 anni e 9 mesi di reclusione, in continuazione con quella decisa a Roma nel 2016. Il Pubblico Ministero Giuseppe Adornato ha invece chiesto l’assoluzione per Vincenzo Musumeci, presidente del Cda di Ascom Finance, la segretaria Xenia Orlando Vinci, i componenti Domenico Consolo e Amedeo Musiani ( le cariche si riferiscono all’epoca dei fatti). Per l’Accusa i quattro non sono coinvolti nei reati e vanno scagionati “per non aver commesso il fatto”.

Il processo

Al centro del processo messinese ci sono appunto le contestazioni legate alla bancarotta e in particolare alla sottoscrizione delle fideiussioni. Secondo la Procura la società non aveva i requisiti per accendere le polizze, invece ne sottoscrisse parecchie, assicurandosi premi per oltre 400 milioni.

Si torna in aula l’11 giugno per dare la parola ai difensori, a cominciare dall’avvocato Nino Favazzo che assiste Corona. La curatela fallimentare è invece assistita dall’avvocato Corrado Rizzo, mentre la Camera di Commercio è parte civile con l’avvocato Fulvio Sammartano. A Messina nel 2021 Corona ha incassato un verdetto di assoluzione per il fallimento della Ascom Service.