Cronaca

Falsi green pass a Messina, processo per 4

MESSINA – Ci sarà il processo per i quattro indagati principali dell’inchiesta sui falsi green pass a Messina, con al centro l’ex consigliere comunale e ex ginecologo Giovanni Cocivera, accusato di “falsificare” attestazioni mediche per ottenere il green pass senza in realtà effettuare il test per la positività al covid 19.

L’udienza preliminare per 8 persone, aperta davanti al giudice Francesco Torre, si è chiusa infatti col rinvio a giudizio di Cocivera, Giuseppe Cozzo e Antonino Spinella dello studio “Santa Lucia s.n.c.” e il cliente Rosario Guastella. I quattro hanno deciso di proseguire col rito ordinario e difendersi davanti ai giudici di primo grado, nel processo che comincerà a partire dal prossimo 18 ottobre. Ha patteggiato invece l’impiegata di laboratorio Francesca Arena: per lei la pena è di un anno e 8 mesi. Due persone hanno scelto l’abbreviato e sono state condannate a 4 mesi e altri due indagati hanno invece optato per la messa alla prova.

Inizialmente sotto la lente degli investigatori erano una quarantina. Poi il quadro si è ridotto e il focus della Procura si è concentrato su una decina di indagati. Infine il sostituto procuratore Roberta La Speme, titolare del caso, ha chiesto l’incolpazione soltanto per otto persone perché non tutte le intercettazioni telefoniche, alla base delle accuse, sono utilizzabili.

Impegnati nelle difese gli avvocati Nicola Giacobbe, Filippo Di Blasi, Salvatore Papa, Giuseppe Nicosia, Giuseppe Romeo, Piera Russo, Alessandro Mirabile e Tommaso Autru Ryolo.