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FdI storce il naso sulle deleghe al nuovo assessore Carreri: “Ci aspettavamo di più”

MESSINA – La scelta delle deleghe assegnate dal sindaco Federico Basile al neo-assessore Nino Carreri ha fatto storcere il naso a Fratelli d’Italia. A Carreri sono andate, infatti, le deleghe al Decentramento e ai rapporti con Consiglio comunale e partecipate. Non quella alle politiche scolastiche, passata da Pietro Currò a Liana Cannata. I consiglieri Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone hanno commentato così: “Nell’augurare buon lavoro al neo assessore, non possiamo non evidenziare al sindaco Basile la pochezza politica delle deleghe affidategli rispetto a un impegno ben più gravoso che il ruolo certamente presupporrebbe”.

FdI: “Rimane solo il Decentramento”

E hanno aggiunto: “Considerata la sottrazione dell’importante delega alla pubblica istruzione e non considerando quelle quasi ‘virtuali’ ai rapporti con le partecipate e col Consiglio Comunale, rimane solo quella al Decentramento che per questa amministrazione ha rappresentato solo una chimera. Ci saremmo aspettati, per esempio, magari il trasferimento della delega al Risanamento al neo assessore considerata la tematica che negli anni ha sempre seguito, anche e soprattutto per alleggerire il peso delle tante e gravose deleghe dell’assessore Mondello che ha anche l’impegnativo ruolo di vicesindaco”.

L’attacco di Cacciotto sul decentramento

Ma sul nuovo assessore è arrivato il commento anche di Alessandro Cacciotto. Il presidente della terza municipalità ha posto l’accento sulla delega al Decentramento amministrativo, sottolineando che “in soli 28 mesi è passata di mano ben tre volte. Questo, per Cacciotto, “la dice lunga, al di là dei proclami o delle intenzioni, sia sulla effettiva volontà dell’amministrazione comunale e sia sul valore che viene dato a questa delega. In 28 mesi, al di là di qualche incontro proposito convocato a Palazzo Zanca il nulla più assoluto, iniziando proprio da quelle risorse, in termini di personale, che grazie ai concorsi dovevano arrivare ma che per le Municipalità sono sempre state un miraggio”. 

“Senza dimenticare – ha concluso – una anche minima autonomia economica sempre negata nonostante l’attuale regolamento confezionato dalla scorsa amministrazione in continuità con l’attuale. Ad oggi manca qualsiasi impalcatura di decentramento ed evidentemente, le responsabilità non possono a mio modesto avviso essere tutte riconducibili a chi fino a ieri deteneva la delega dal momento che, se non hai strumenti per attuare il decentramento, alla lunga le “chiacchiere” non possono certamente bastare. In ogni caso buon lavoro al nuovo assessore”.