PALERMO – Vertice all’assessorato regionale all’Agricoltura e Pesca per tutelare il futuro delle dieci feluche messinesi. A richiederlo il senatore della Lega Nino Germanà, supportato da altri due esponenti messinesi del partito, la consigliera comunale Amalia Centofanti e il vicepresidente del VI Quartiere Salvatore Scandurra.
Tre i nodi da sciogliere, a partire da quello relativo all’ormeggio delle feluche nei giorni di maltempo. In attesa che si definisca il progetto per la costruzione di un porticciolo specifico, l’obiettivo è quello di consentire l’ormeggio in alcuni cantieri navali privati. “Seguo da tempo questa vicenda, che mi sta molto a cuore – dichiara il senatore Germanà – A breve sarà convocato un ulteriore tavolo, al quale prenderanno parte l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino e i vertici delle strutture portuali interessate e dei cantieri navali privati, così da definire un accordo che tuteli questo importante patrimonio della nostra storia”.
“Un incontro importante quello di Palermo – aggiunge Scandurra – che è servito anche a discutere della sistemazione dei frangiflutti degli ormeggi attuali e dell’inserimento delle feluche per la pesca del pescespada nel patrimonio dell’Unesco”.
Presente alla riunione di Palermo, coordinata dal Capo di gabinetto vicario Calogero Foti e dal dirigente Alberto Pulizzi, una delegazione dei proprietari messinesi di feluche composta da Antonella Donato (feluca Patron Marco), Nino Arena (feluca Simone), Nino Mancuso (feluca Victor) e Giacomo Mancuso (feluca Aquila di mare).