Cronaca

Femminicidio Alessandra Musarra a Messina, testimonia la famiglia

Nuova udienza del processo per il giovane Cristian Ioppolo, accusato del femminicidio della ex fidanzata Alessandra Musarra, trovata strangolata in casa il 7 marzo dello scorso anno. Oggi in Corte d’Assise sono sfilati parecchi altri testimoni, soprattutto i familiari della ragazza di contrada Campolino, a Santa Lucia sopra Contesse. Tra loro, si è seduta al banco anche la madre di Alessandra.

Le loro parole hanno permesso alla Corte di ricostruire le ultime settimane di vita della ragazza, la travagliata relazione con Cristian. E quelle ultime ore, la notte in cui è stata stretta al collo fino a non poter più respirare, dopo aver battuto violentemente il capo.

Dopo aver risposto alle domande del pubblico ministero, i familiari di Alessandra sono stati interrogati anche dall’avvocato Alessandro Billè, il difensore di Cristian, che è tornato a sottolineare le incongruenze secondo lui emerse durante le indagini e nelle versioni dei testimoni. In particolare, quei rumori provenienti dall’appartamento di Alessandra, di cui racconta la cugina, ma che sarebbero stati sentiti in un’ora in cui, stando alle riprese delle telecamere della zona, Cristian non era ancora stato inquadrato nei pressi della villetta di contrada Campolino.

Il processo va in “pausa estiva”. La prossima udienza è stata fissata al 16 settembre prossimo. La Corte d’Assise attende per quel giorno altri testimoni, e comincerà in particolare a sentire quelli della difesa. Il verdetto potrebbe arrivare entro l’anno.

Alessandra forse allora avrà giustizia. Ma non lo saprà mai.