Oltre 250 lavoratori edili hanno partecipato al XVI congresso provinciale della FeNEAL Uil, la federazione dei lavoratori edili, affini e del legno, presieduto dal Segretario Generale della FeNEAL UIL di Catania, prof. Francesco De Martino.
Le istituzioni messinesi, le forze sindacali, politiche, imprenditoriali e gli ordini professionali hanno raccolto l’accorato appello del riconfermato uscente Segretario Generale Giuseppe De Vardo ad unire le forze per rilanciare l’edilizia, da sempre, volano del processo di crescita della realtà provinciale.
De Vardo, nella sua relazione introduttiva, non si è limitato a ricordare i numeri drammatici della crisi che, nella nostra Provincia, tra il 2008 e il 2013 ha registrato una diminuzione delle imprese attive da 2.835 a 2.399 unità, degli operai occupati da 12.860 a 7.584, delle ore lavorate da 11,5 milioni a circa 6,17 milioni. Ha pure proposto la strategia, condivisa, per il rilancio del settore.
“L’edilizia cui fare riferimento per evitare ogni possibile ambiguità e strumentalizzazione – ha affermato – non è certamente l’edilizia del lavoro nero, del caporalato, dei falsi autonomi o l’edilizia che viola le più elementari norme di sicurezza mettendo a rischio la vita di lavoratori e cittadini, l’edilizia che alimenta circoli viziosi e interessi criminali e mafiosi che fanno la fortuna di pochi e riducono in miseria i più. L’edilizia da rilanciare, tutt’insieme, rispetta invece leggi e contratti, giocando un ruolo di moralizzazione e trasparenza complessiva della società, premia le imprese responsabili e promuove quella competizione collaborativa funzionale a garantire più occupazione, più sicurezza e più sviluppo. Questa, e solo questa edilizia può essere ancora una volta motore di sviluppo per tutto il paese e, in particolare, per il nostro territorio nel quale conserva ancora una grande valenza economica rappresentando circa il 70% di tutto il settore industriale. La strategia da attivare non presenta insormontabili ostacoli visto che vi sono progetti, per milioni di euro, finanziati con risorse pubbliche e private, bloccati nei cassetti per intoppi politici e burocratici che potrebbero dare risposte occupazionali e incoraggiare ulteriori investimenti. Opere puntualmente elencati dal Segretario Generale: il completamento del Porto di Sant’Agata di Militello € 28 milioni, il nuovo Ospedale sempre di Sant’Agata €19 mil., il pontile di Giammoro €25 mil., a Milazzo l’adeguamento dell’impianto di depurazione € 8 mil., da parte del Cas la sistemazione della ME-PA € 30 mil. e € 60 mil. per il viadotto Ritiro. Nel Comune di Messina abbiamo € 80 mil. per il Porto di Tremestieri, € 18 mil. per il nuovo Palagiustizia, € 2 mil. per il parcheggio di Torre Faro, €26 mil. per la via del Mare, più € 120 mil. della Stu Tirone (che quasi certamente si perderanno per l’immobilismo della giunta comunale), i € 40 milioni appaltati dallo IACP per costruire alloggi su Bordonaro (anch’essi a rischio visto che hanno trovato delle faglie sismiche); infine le somme del Genio Civile per la messa in sicurezza delle strutture abitative, € 54 mil. Progetti funzionali alla riduzione del gap infrastrutturale, all’edilizia abitativa con interi quartieri da risanare e riqualificare, alle aree immense da valorizzare (si pensi, per non parlare d’altro,al waterfront dalla zona falcata a Tremestrieri) e all’edilizia di sviluppo. Progetti che potrebbero garantire, nel giro di tre mesi, l’apertura di cantieri per oltre 500 milioni di euro.
L’appello appassionato del Segretario Giuseppe De Vardo è stato accolto con convinzione da tutti. Felice Calabrò e Vincenzo Garofalo, entrambi candidati sindaci nelle scorse amministrative di Messina, hanno condiviso la necessità di uscire dal guado dell’immobilismo per sbloccare tanti progetti e opere, tra cui quelli riguardanti le aree Zir e Zis, la Stu Tirone, il Palagiustizia, il completamento del Porto di Tremestieri, ecc…
L’Ing. Arcovito, Presidente dell’Ance Messina, l’Ing. Lupo, Presidente della Cassa Edile e Giuseppe Moroso, direttore del Cpt, hanno sollecitato gli enti appaltanti a realizzare le opere finanziate senza aspettare il nuovo Prg, perché in sintonia con la filosofia dello stesso e sempre con la dovuta attenzione agli aspetti legati alla sicurezza nei cantieri. Biagio Oriti, segretario della Fillea Cgil, dopo i modesti risultati delle azioni di lotta, ha proposto azioni sindacali più incisive. Carmelo Catania, commissario Uil di Messina e Salvatore Orlando, Presidente UIL Servizi , hanno rivendicato la bontà di tante proposte della Uil accolte da ultimo dal Premier Renzi ed hanno sostenuto la necessità di rafforzare l’unità sindacale per tutelare sempre di più i lavoratori e garantire loro sempre più servizi anche con gli enti bilaterali; mentre Salvatore Napoli della segreteria Feneal ha sottolineato i grandi passi avanti della Feneal di Messina, per merito soprattutto di De Vardo e dei tanti attivisti dell’organizzazione. Angelo Gallo, Segretario Generale della Feneal Uil Sicilia, nelle sue conclusioni, ha espresso soddisfazione per i successi raggiunti, ma, vista la grave crisi acuta del settore e i tanti disoccupati, ha assicurato un sempre maggiore impegno per creare lavoro e rilanciare Messina e tutta la Regione. Su Renzi il giudizio resta sospeso, ma si è fiduciosi, mentre rammarico è stato espresso nei confronti di Crocetta sollecitato a coniugare legalità e sviluppo attivandosi anche ad intercettare i fondi comunitari.
Infine, si sono eletti democraticamente gli organismi provinciali, Il Consiglio e l’Assemblea, il Collegio dei Revisori dei Conti, i delegati ai congressi di livello superiore. Viene riconfermato all’unanimità il Segretario Generale Giuseppe De Vardo e la segreteria provinciale nelle persone di Pasquale De Vardo, Napoli, Amante e Risitano.