Ok dal Cipe al contratto da 13 miliardi con Rfi. Nulla di nuovo in Sicilia

Sommando gli annunci si arriverebbe ad una cifra tale in grado di far diventare le ferrovie siciliane come quelle giapponesi. La realtà è chiaramente ben diversa. L'ultimo è del ministro Delrio sull'ok del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, al contratto da 13 miliardi con Rfi, 5 dei quali dovrebbero essere destinati all'alta velocità siciliana.

Ma la Sicilia l'alta velocità, da 250 km/h in su, non la vedrà mai o almeno non nel breve periodo. Di quei 5 miliardi, 2 sono destinati al raddoppio della Giampilieri – Fiumefreddo sulla Messina – Catania, ma al momento sono disponibili solo 870 milioni. L'obiettivo è quello di andare in appalto e iniziare i lavori il prossimo anno, con consegna prevista tra il 2026 e il 2028. Neppure un euro, invece, per il raddoppio della Patti – Castelbuono sulla Messina – Palermo. Sono invece ricompresi i fondi per il raddoppio già attivo da un anno e mezzo della tratta Fiumetorto – Campofelice e di quella con lavori in corso da Campofelice a Cefalù e Castelbuono. Già finanziato e in gara, poi, per un importo di 220 milioni, il raddoppio della Catania – Catenanuova sulla linea Catania – Palermo.

Nulla di nuovo sotto il sole, insomma. Le ferrovie siciliane sono destinate a migliorare nei prossimi anni ma bisognerà attendere ancora parecchio prima del salto di qualità auspicato.