Torna sotto la lente della magistratura il bilancio del Comune di Messina. Mentre è in corso il processo per l'ex giunta e i consiglieri all'epoca della sindacatura Buzzanca, la Procura ha avviato gli accertamenti sul triennio Accorinti.
Ed il consulente del PM è già a lavoro. Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Antonio Carchietti, che ha incaricato il dottor Gaetano Mosella di acquisire ed analizzare tutta la documentazione necessaria per verificare se anche rispetto ai bilanci successivi al 2011 vi siano ipotesi di reato.
Come per il periodo precedente, a insospettire in particolare la Procura sono i criteri adoperati per rispettare il patto di stabilità e l'iscrizione dei debiti fuori bilancio.
A pesare, oggi come ieri, il default delle partecipate ed il riflesso negativo sulla finanza di Palazzo Zanca, soprattutto attraverso l'iscrizione a bilancio di crediti inesigibili. Il consulente dovrà analizzare in particolare le carte contabili relative agli anni 2014, 2015 e 2016.
Al momento il lavoro del perito, organico alla Ragioneria generale dello Stato, già impegnato in importanti ispezioni in Calabria, è appena all'inizio, e non è affatto escluso che, oltre che sui documenti che finiscono all'esame dell'Aula consiliare e della Giunta, non si sposti anche sul carteggio "interno" agli uffici comunali.
Le segnalazioni che hanno convinto la Procura di Messina a passare al microscopio anche la "contabilità Accorinti" sono arrivate da più parti: consiglieri comunali – in maniera trasversale – e tecnici con responsabilità di governo.
Ad oggi il fascicolo non è sfociato in provvedimenti visibili.
Intanto da Palazzo Zanca arrivano i primi commenti. «Con riferimento alla visita, su delega della Procura della Repubblica, dell’Ispettore del MEF per verifiche sui documenti di bilancio del Comune di Messina per il periodo 2014-16 – si legge in un comunicato – l’Amministrazione conferma di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole, dei principi contabili e degli interessi della cittadinanza, intraprendendo a questo fine la difficile strada del piano di riequilibrio, piuttosto che la scorciatoia del dissesto».
«L’Amministrazione– conclude il documento – esprime la sua piena fiducia nell’operato della Magistratura, offre la propria piena e totale collaborazione, auspicando che queste attività possa, nel più breve tempo possibile, confermare la correttezza e legittimità del proprio operato».
Al. Ser. – DLT