La grande rivoluzione che viene dai piccoli gesti esemplari

Il giorno delle Idi di marzo sono successe alcune cose che danno il senso di un tempo che lentamente sta cambiando. Quando il 15 marzo del 44 a.C. uccisero Giulio Cesare fu deciso che da allora in quella data non si sarebbe mai più riunito il Senato. Millenni dopo il Parlamento si è insediato proprio venerdì 15 e non era più lo stesso che avevamo lasciato a dicembre, sotto vari aspetti che è inutile ripetere. Chissà perché tanti si aspettavano che i neo parlamentari grillini venissero vestiti in modi strani (forse con abiti da zingari, bandane, ombelichi di fuori?) magari colorati di verde in quanto alieni e sono rimasti stupefatti quando li hanno visti normali, perché è quello che sono, cittadini normali, che alla Camera e al Senato ci vanno in giacca, cravatta, tailleur, e mai si sognerebbero di mangiare la mortadella con le mani in Aula, come invece qualche altro illustre onorevole ha fatto negli anni scorsi mentre cadeva il governo Prodi. L’unica strana è apparsa la Santanchè, giunta in bici (e non in risciò trainato da schiavi come si potrebbe pensare) sfidando la sorte perché il sudore avrebbe potuto liquefarle cerone e botulino. I grillini si sono messi nei banchi in alto per “l’operazione fiato sul collo”, qualcuno aveva la cravatta No Tav, hanno fatto allestire la nursery per la neonata di una di loro, alla buvette non si sono accomodati nei posti riservati e hanno messo il menu su facebook per sapere se il prezzo, sei euro, non sia un privilegio. Non hanno messo a fuoco e fiamme il Parlamento né poggiato i piedi sui banchi o si sono messi le dita nel naso. E come loro si sono visti decine di nuovi deputati giovani e donne. E’ il mondo che cambia, non è la rivoluzione, è semplicemente il mondo che gira ed anche il Parlamento deve adattarsi. Nelle stesse ore in cui la capogruppo del M5S Roberta Lombardi faceva la fila alla fontanella di acqua pubblica di Montecitorio annunciando di non voler usare bicchieri di plastica perché inquinano, ma quelli da pic-nic, l’ex senatore Sergio De Gregorio, Idv, si consegnava a Roma, deve rispondere di associazione finalizzata alla truffa. Non aveva più l’immunità perché non rieletto. Nelle stesse ore in cui il grillino Marco Scibone entrava in Aula con la cravatta No Tav, l’ex sottosegretario all’economia ed ex coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino si consegnava nel carcere di Napoli, a suo carico due ordinanze di custodia, una per concorso esterno in associazione camorristica ed una per corruzione. L’ex Parlamento per due volte aveva negato l’autorizzazione a procedere, esattamente come all’ex senatore Alberto Tedesco, Pd, travolto dall’inchiesta sulla sanità in Puglia nella qualità di ex assessore regionale e che il 15 marzo, senza più immunità, è stato arrestato dai carabinieri. In quelle ore la neo senatrice a 5 stelle Giovanna Mangili si dimetteva in pochi secondi per non dare adito a polemiche sul numero di voti raccolti alle parlamentarie e contestati dagli altri candidati in lista. Ieri poi sono stati eletti i due presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, due che sono appena eletti e non al 12esimo mandato e che hanno trascorso la vita precedente al fianco degli “ultimi” nelle loro rispettive carriere.

“Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze- ha detto la Boldrini- Abbiamo l'obbligo di fare una battaglia contro la povertà, e non contro i poveri: dobbiamo garantirli uno a uno. Quest'Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale”. Nelle stesse ore un papa venuto dalla “fine del mondo” sperava nella chiesa dei poveri e sceglieva di chiamarsi, per la prima volta nella storia “Francesco”, come il poverello d’Assisi. Sono i gesti che fanno l’esempio, la rivoluzione non avviene sempre col sangue, può avvenire con i gesti esemplari, con i piccoli esempi. Non devi entrare vestito da pirata in parlamento per dire che sei diverso, basta fare gesti diversi dal passato, è questa la rivoluzione. Dall’altro capo del mondo, nell’Uruguay c’è un presidente, José Pepe Mujica che vive con l’equivalente di 800 euro al mese e devolve il 90% dell’indennità in beneficenza. Non vive nel palazzo residenziale ma nella sua fattoria , coltiva l’orto e i fiori, usa solo l’acqua del pozzo e la domenica vende al mercatino i prodotti della sua terra. Non usa l’auto blu ma un maggiolino celeste. Ha 77 anni e 14 li ha passati nelle carceri uruguaiane ai tempi della dittatura,finito in cella perché guerrigliero tupamaro. Ha detto: “Mi chiamano il presidente più povero, ma io non mi sento povero. I poveri sono coloro che lavorano solo per cercare di mantenere uno stile di vita costoso, e vogliono sempre di più. E’ una questione di libertà”. Alla Conferenza delle Nazioni Unite di Rio ha detto: “Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più. Lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità! Ed oggi dobbiamo cambiare il sistema semplicemente perché non ci rende felici”. Di recente ha aperto le porte della sua residenza ufficiale ai senza tetto: ha disposto che una vasta area del Palacio Suarez y Reyes ospiti chi non ha niente.

E’ chiaro che siamo dall’altra parte del mondo, anzi, come direbbe il nuovo papa “alla fine del mondo” ma i piccoli gesti d’esempio sono quelli che oggi servono ad un popolo assetato ed affamato di etica, di giustizia, di equità, di rinnovamento. Io questi piccoli gesti sto iniziando a vederli. I gesti d'esempio sono quelli che fanno coincidere quel che si dice con quel che si fa. Ad esempio non parlare solo dei valori della "famiglia degli altri" e poi averne due, usare il termine solidarietà solo quando si devolve l'8 per mille alla Chiesa cattolica, scordandolo mentre intaschi la nazzetta. Opporsi al testamento biologico e in silenzio farsi aiutare da medici compiacenti per aiutare i propri cari a lasciare un guscio senza vita. La rivoluzione degli esempi è quando si pone fine alla dittatura dell'ipocrisia delle parole e dei gesti.

Rosaria Brancato