Da lunedì i cancelli della Cittadella Universitaria sportiva resteranno chiusi. La notizia si apprende attraverso un cartello appeso fuori dagli impianti sportivi dell’Annunziata, frequentati da oltre 1400 studenti, da docenti e impiegati universitari, ma anche da numerosi esterni. Scaduta la convenzione che ne regolava i rapporti con UniMeSport – il centro di spesa dell’Università di Messina che si occupa della gestione della Cittadella sportiva dell’Annunziata, in cambio di un contributo – il Cus ha deciso di non rinnovarla, rendendo impossibile la prosecuzione dell’attività.
I dipendenti, senza stipendi da mesi ma soprattutto senza certezze per il futuro, si sono “arresi” e dall’inizio della prossima settimana non garantiranno più alcun servizio, almeno «momentaneamente», come si legge nel cartello.
Sulla possibile riapertura degli impianti e sulla ripresa delle attività sportive abbiamo interpellato il commissario del Cus, Sergio Cama, che però non vuole rilasciare dichiarazioni; il direttore dell’UniMeSport, Carmelo Trommino spiega così la situazione: «Purtroppo era inevitabile che si arrivasse a questo punto, tra l'esiguità delle risorse e l'agitazione dei dipendenti il Cus non ha più personale da mettere a disposizione per i corsi e le attività della cittadella. Ce lo ha comunicato con lettera qualche giorno fa ed ora stiamo cercando di ovviare al problema. Batteremo tutte le strade possibili per poter riaprire, anche con soluzioni diverse, in assenza di convenzione». Si dice invece «fiducioso» il rettore dell’Ateneo peloritano, Franco Tomasello, che spera in un intervento del Cusi nazionale, da cui dipende il Cus Messina. «Noi come Università non abbiamo alcuna competenza», precisa al telefono, aggiungendo: «Aspettiamo qualche giorno e vediamo cosa succede, io mi prodigherò in ogni modo affinché il problema venga risolto». Della vicenda potrebbe doversi occupare il nuovo direttore generale dell’Università, Francesco De Domenico, che si insedierà lunedì mattina. Sebbene Tomasello dica che l’Università non c’entri niente in questa storia e che si tratta di una questione che devono dirimere Cus e Unimesport, va ricordato che gli impianti della Cittadella sono di proprietà dell’Università e dalla stessa considerati un fiore all’occhiello, che adesso rischia di appassire.
La piscina, la palestra, i campetti da tennis, quelli da calcetto ed il palazzetto resteranno chiusi e non si sa per quanto tempo. Anche questa vicenda è l’emblema di una città che muore ogni giorno di più. (Danila La Torre)