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Fiorello, show e generosità: in 4.500 al Teatro antico per salvare il Ccpm INTERVISTE

Ascolta le interviste a Fiorello, Salvo La Rosa, Sasha Agati e Caterina Rizzo
di Carmelo Caspanello

TAORMINA – Oltre 4.500 persone hanno gremito il Teatro antico di Taormina per dire no alla chiusura del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo. Un evento di beneficenza che ha brillato di generosità. Il cuore pulsante della serata è stato Fiorello, che con il suo inconfondibile carisma ha divertito e commosso il pubblico, non risparmiando frecciatine ironiche al sindaco di Taormina, Cateno De Luca, seduto in prima fila. “Lui è un sindaco riflessivo – ha scherzato – il Dalai Lama dei sindaci! Ma ricordatevi di fare la differenziata, eh! Altrimenti vi insegue, vi sgrida e sono guai”. A Biagio Antonacci (in concerto prossimamente a Taormina) in video chiamata, raccomanda di portare con sé i sacchetti per l’umido…

Tra un duetto con il conduttore Salvo La Rosa e una performance accanto a Mario Incudine, Fiorello ha trovato il tempo di scendere tra il pubblico, scattare selfie e condividere momenti speciali con le famiglie dei bambini salvati grazie agli interventi del Ccpm ed il primario Sasha Agati. Momenti intensi con le mamme dei piccoli pazienti, simbolo dell’importanza vitale del Centro cardiologico. Accanto alle esibizioni di Fiorello, numerosi altri artisti hanno contribuito al successo della serata, tra cui Gianfranco Iannuzzo, I soldi spicci, Anna e Giuseppe Castiglia, l’Orchestra a plettro Città di Taormina e il Piccolo coro. La presenza istituzionale è stata altrettanto significativa, con il sindaco De Luca, il presidente dell’Ars Galvagno, il deputato nazionale Ciancitto e rappresentanti del governo locale che hanno dato il loro sostegno incondizionato.

L’intervento del ministro della Salute e del presidente della Regione

Nel corso della serata, è stato possibile ascoltare anche le parole di incoraggiamento del ministro della Salute, Schillaci, e del presidente della Regione, Schifani, entrambi intervenuti da remoto, spiegando il lavoro che si sta facendo per tenere in vita il Centro. I loro messaggi hanno aggiunto un ulteriore strato di significato all’evento, sottolineando l’importanza strategica del Ccpm nel panorama sanitario regionale e mediterraneo. L’evento non è stato solo un’occasione per intrattenimento di alta qualità, ma soprattutto una straordinaria dimostrazione di solidarietà umana. I fondi raccolti supporteranno il Ccpm nelle sue missioni di assistenza cardiochirurgica per bambini provenienti da tutta la regione mediterranea e oltre, garantendo loro cure specialistiche di alto livello senza dover affrontare estenuanti viaggi.

I genitori: “Qui la speranza di un futuro per i nostri figli”

Il presidente del Comitato genitori, Caterina Rizzo, ha espresso con commozione il sentimento diffuso tra le famiglie: “Non toglieteci il Centro cardiologico pediatrico, è vita per i nostri bambini. È la speranza per il futuro, anche quando i nostri figli crescono e necessitano di cure continue”. La serata si è conclusa con un toccante video messaggio di Matteo Arrigo, che ha reso omaggio al lavoro straordinario del primario Agati e del suo team, raccogliendo applausi commossi e unanime gratitudine da parte del pubblico.

L’INTERVISTA

Fiorello non soltanto appelli in diretta nazionale, si è stato nel reparto di cardiochirurgia pediatrica senza riflettori accesi, questa serata quindi ha un valore particolare per Fiorello, non è soltanto uno spettacolo di beneficio?
“Sì, ha un valore particolare, prima perché si fa qua a Taormina dove sono nato, i miei genitori sono i miei papà di Letoianni, mia mamma di Giardini Naxos, tutta l’infanzia l’ho passata in questo triangolo tra Giardini Letoianni e Taormina, qui veniva al Teatro Greco a vedere gli attori che arrivavano per i Davide Donatello quando gli facevano ai tempi, mi ricordo Burt Lancaster, i grandi divi di Hollywood che arrivavano qui, quindi tornare qui per dare un messaggio di questa importanza è una cosa per me anche emozionante, anche se stasera non vengo qui con il mio spettacolo ma farò una cosa che non ho mai fatto, farò l’assistente di qualcuno”.

Ci hai messo alla faccia tante colte a telecamere spente per il centro cardiochirurgico di Taormina, questa volta sul palco per lanciare un messaggio forte a tutta la Sicilia e a tutta l’Italia…
“Noi ci proviamo a lanciare questo messaggio, speriamo che venga raccolto, però come sempre in questi casi c’è sempre quel vedremo che si può fare, vediamo adesso, cercheremo una via, invece quando si tratta di questa cosa dovrebbe essere una risposta immediata, meglio fare che chiudere, chiudere un reparto del genere, la distanza tra Catania e Palermo la conosciamo tutti, quindi non è così semplice poi spostarsi, quindi voglio dire c’è un’eccellenza a Taormina, facciamone un’altra pure a Palermo, perché non due? Cos’è questa legge che ce ne vuole una sola? Sì lo so che c’è una legge, sono ignorante però vagamente so che è una roba per numero di abitanti, uno ogni 5 milioni. Basterebbe un accordino con la Calabria, potrebbe essere una via.

I bambini cosa hanno dato a Fiorello per far sì che poi a livello nazionale lanciasse quegli appelli? “Quello che stiamo facendo stasera è veramente il minimo che si possa fare”.

Oltre 4.500 persone sugli spalti, ma c’è anche un video del ministro della Salute, significa che avete toccato sia il cuore della gente che è la cosa più importante ma anche quello delle istituzioni.
“Non l’ho visto, l’ho visto in diretta, non so cosa abbia detto il ministro, spero che abbia detto cose buone. Però avete toccato anche le istituzioni, non solo il cuore della gente, è fiducioso Fiorello? Io sono fiducioso, oggi c’è la famosa frase, ho fiducia nella magistratura, ho fiducia nel Ministero della Sanità che riesca a risolvere questo nodo, sembra difficile da sciogliere ma forse con l’impegno di tutti si potrebbe arrivare a una conclusione favorevole. Visitando quei reparti cosa ti ha colpito di più? Visitando quei reparti è nulla che stiamo qui a dire se sei padre ancora di più, quindi provi veramente qualcosa di molto forte e ripeto, vedere un bambino che soffre non è nella normalità delle cose, i bambini non dovrebbero soffrire. E poi quando ci sono questi reparti, queste strutture come fa capo al bambin Gesù che si prodicano per salvare la vita di molti bambini, quindi bisogna fare di tutto affinché un centro così rimanga aperto, o se ne fa un altro dall’altra parte o come dicevi un accordo con la Calabria, una via si deve trovare. E noi siamo qua comunque, siamo qui a mandare sempre questi messaggi, speriamo che arrivino a destinazione”.