Oggi è 14 luglio. Per la cinquantunesima volta, da quel 14 luglio 1970 che scandì – col Rapporto alla città dell’allora sindaco Pietro Battaglia – il momento topico della Rivolta di Reggio.
«Ancora un 14 luglio, ancora un’occasione per ricordare, un momento di riflessione – scrivono in una nota congiunta i movimenti Tradizione partecipazione e Reggio 70 – per consentire anche a chi non ha vissuto le tormentate vicende del tempo di conoscere quelle pagine drammatiche della storia cittadina e italiana. Quella storia che racconta di una Reggio sconfitta ma finalmente per una volta divenuta comunità. Almeno finché strumentalizzazioni e partigianerie – così i due movimenti – non hanno ricominciato a dividere, a mistificare quei giorni ed il coraggio di chi li ha vissuti sulla propria pelle».
Affermano peraltro Reggio 70 e Tradizione partecipazione che «la verità si è fatta strada tra riluttanze e sacche di menzognera resistenza, ancora oggi isolate ma posizionate, imperterrite, “dall’altra parte” della barricata, tra oscurantismo e ipocrisia ideologica. Chi, invece, non ha mai avuto bisogno della storiografia ufficiale, di un tardivo riconoscimento su quel sangue versato ricorda ogni anno i caduti di quei giorni, affinché resti impresso nelle menti dei più giovani la sfida compiuta di una rivolta di popolo. Tradizione Partecipazione e Reggio 70 sono ancora qui a celebrarne il ricordo, affinché la memoria di quei giorni diventi consapevole e finalmente un giorno condivisa».
Alle 18 di oggi, mercoledì 14 luglio, i due movimenti deporranno un omaggio floreale al Monumento ai Moti di Reggio, sul lungomare Falcomatà. Occasione alla quale chiedono alla cittadinanza di prendere parte. Perché, scrivono Tradizione partecipazione e Reggio 70, «il tempo per ritrovare la propria identità dura all’infinito».