Le fresche dimissioni di Luigi Caminiti da capogruppo della compagine di minoranza di Fiumedinisi continuano a far discutere. Dopo l’intervento del sindaco Alessandro Rasconà che le ha definite “improvvise e inaspettate”, sono gli ex colleghi a attuali componenti dell’opposizione a esprimersi in merito, Francesco Repici, Nino Maisano e Orazio De Francesco.
“Con le tue dimissioni – hanno dichiarato – non certamente riconducibili a razionali motivazioni di carattere politico/amministrativo, ti viene riconosciuto dal Sindaco, con gratitudine, il tuo sostanziale ruolo di “quinta colonna” della maggioranza e di “cavallo di Troia” della minoranza. Noi ti riconosciamo – proseguono – il merito di avere posto fine ad una sceneggiata maldestramente recitata cui la nostra collettività e gli osservatori esterni, senza distinzione di appartenenza, hanno assistito tra il divertito compiacimento ed il celato, in parte, disappunto”.
Il riferimento è poi ai “salotti messinesi” da cui avrebbe origine l’operato della minoranza, causa della rottura interna tra Caminiti e il resto del gruppo secondo quanto riportato dal primo cittadino: “Cosa c’entrano – proseguono i consiglieri – con l’oggettiva realtà di degrado politico/amministrativo della nostra Comunità che tu, firmando le osservazioni alla relazione del Sindaco il 10 novembre, hai certificato di condividere, mettendoci nelle condizioni di ritenere per un attimo di esserci sbagliati sul tuo conto”.
“Luigi esprimiti chiaramente, se puoi, senza fantasticare sulle reali motivazioni che ti hanno indotto ad assumere posizioni che hanno notevolmente contribuito ad aggravare l’oggettivo degrado, meglio sopra specificato, della ns. Comunità. Comunque – concludono i consiglieri di minoranza – niente di personale e ti salutiamo senza rancore”.
A Luigi Caminiti subentrerà Gaetano Ricca. La surroga avverrà nella seduta consiliare fissata per il 30 novembre alle ore 16. Tra gli altri punti all’ordine del giorno anche il riaccertamento straordinario dei residui, l’assestamento generale di Bilancio per l’esercizio 2015, l’approvazione del piano economico-finanziario Tari e il riconoscimento di dodici debiti fuori bilancio.