Mentre in città i sacchetti della spazzatura indifferenziata continuano ad invadere strade e quartieri, sprigionando un odore nauseabondo e suscitando nei cittadini a volte sconforto altre volte rabbia, è ancora sui costi della gestione rifiuti che vogliamo concentrare la nostra attenzione. Costi che, come noto, sono totalmente a carico dei cittadini attraverso la TARI.
Sabato scorso, nell’ultimo giorno utile, il Consiglio comunale si è ritrovato tra le mani e ha approvato la delibera esitata dalla Giunta comunale solo due giorni prima, corredata dal parere positivo del Collegio dei revisori dei conti, reso in sole 48 ore vista l’urgenza di far approdare l’atto in Aula entro la scadenza del 30 aprile (vedi qui). A quella delibera è allegato il piano finanziario relativo ai servizi di igiene ambientale, raccolta differenziata e smaltimento Rsu nel periodo che va dal 1.gennaio al 31 dicembre 2016 per un valore complessivo di 44.101.256,78 euro, cifra su cui vengono determinate le tariffe (vedi qui).
Alla vigilia dell’approvazione della delibera sulla Tari, l’amministrazione Accorinti ha sottolineato come rispetto al 2015 il costo della gestione rifiuti sia sceso, passando dai 45,4 milioni di euro di un anno fa ai a 44,1 milioni di euro di quest’anno. E in effetti, mettendo a confronto queste due cifre, la riduzione c’è stata. Tuttavia, c’è chi come la consigliera Nina Lo Presti (vedi foto) – che durante la votazione in Consiglio comunale si è espressa con voto contrario – non si è voluta fermare all’apparenza ed è andata a spulciare tutti le voci e tutti i dati contenuti nel piano finanziario, riscontrando alcune “anomalie” che potrebbero far lievitare il costo totale finale. Secondo la consigliera, infatti, i cittadini potrebbero avere una sgraditissima sorpresa nel conguaglio della Tari.
IL DETTAGLIO DEL PIANO FINANZIARIO
Il piano finanziario relativo alla gestione rifiuti si compone di cinque voci: servizio Messinambiente/house; Servizio smaltimento Rsu; Pulizia aree verde e sorveglianza; Servizio Ato3 funzionamento; Costi Ato/SRR. Per ognuna di queste voci vengono individuati quattro periodi di riferimento e relativi costi.
Dal 1.gennaio al 31 maggio 2016 (5 mesi) i costi ammontano a 17.060.118,51 euro.
A giugno 2016 ( prevista l’attivazione del porta a porta nella I e VI Circoscrizione) i costi sono pari a 2.484.829,51 euro.
Nel periodo che va dal 1. luglio al 31 ottobre (quattro mesi) e con il porta a porta nella I e VI circoscrizione i costi sono pari a 10.245.907, 59 euro.
Dal 1.novembre al 31 dicembre (prevista l’attivazione del porta a porta in tutte le sei circoscrizioni) i costi diventano 5.483.569,82 euro.
Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 30.274.425,43 euro.
2) SERVIZIO SMALTIMENTO RSU
Dal 1.gennaio al 31 maggio (5 mesi) il costo è pari a 4.356.570,65 euro.
A giugno 2016 (con il porta a porta nella I e VI circoscrizione) il costo ammonta a 746.932,58 euro.
Dal 1. luglio al 31 ottobre (quattro mesi) e con il porta a porta nella I e VI circoscrizione il costo scende a 2.987.730,34 euro.
Dal 1.novembre al 31 dicembre (prevista l’attivazione del porta a porta in tutte le sei circoscrizioni) i costi scendono a 644.895,00 euro.
Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 8.736.128,57 euro.
3. PULIZIA AREE VERDE E SORVEGLIANZA
Dal 1.gennaio al 31 maggio (5 mesi) il costo è pari 573.998,02 euro.
A giugno il costo ammonta a 114.799, 60 euro.
Dal 1.luglio al 31 dicembre sono previsti zero costi.
Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 688,797,62 euro.
4. SERVIZI ATO 3 FUNZIONAMENTO
Dal 1.gennaio al 31 maggio il costo è pari a 182.875,00 euro.
A giugno il costo è di 36.575,00 euro.
Dal 1.luglio al 31 dicembre sono previsti costi zero.
Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 219.450,00 euro.
5. COSTI ATO SRR
Dal 1.luglio al 31 ottobre i costi ammontano a 115.500,00 euro.
Dal 1.novembre al 31 dicembre i costi arrivano a 57.750,00 euro.
Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 173.250,00 euro.
IL COSTO TOTALE GESTIONE RIFIUTI E’ QUINDI DETERMINATO DALLA SOMMA DELLE SEGUENTI CIFRE: 30.274.425,43+ 8.736.128,57+688,797,62 euro+ 219.450,00 euro+ 173.250,00 euro pari a 40.092.051,62 + iva (10%) per un totale di 44.101.256,78 euro.
I DUBBI DELLA CONSIGLIERA NINA LO PRESTI
L’esponente del Gruppo Misto trova, ad esempio, sin troppo ottimistica la previsione dell’attivazione del Porta a Porta in tutte le sei circoscrizioni cittadine nel periodo compreso tra il 1.novembre ed il 31 dicembre, da cui dipende – come si evince nel piano finanziario – l’abbattimento dei costi sia per quel che concerne la raccolta dei rifiuti che il trasporto in discarica. Dubbi anche sulle riduzioni delle spese che scaturiscono dal porta a porta nella I e VI circoscrizione.
L’ex accorintiana manifesta, inoltre, perplessità sulla scomparsa dei costi relativi ai servizi dell’Ato3 nel periodo compreso dal 1.luglio al 31 dicembre, quando cioè – secondo l’amministrazione – dovrebbe concretizzarsi il passaggio all’ Amam. «Il trasferimento dei servizi all’Ato è una previsione e non possono cancellarsi preventivamente i costi, rischiando di doverli poi reintegrare successivamente» commenta Nina Lo Presti, convinta che il 2016 «sarà il primo anno in cui non si produrranno debiti fuori bilancio perché essendo previste due rate + una a conguaglio, l'eventuale maggiorazione del costo complessivo, qualora le ipotesi saranno negative, verrà distribuito sui cittadini».
A tal proposito, la consigliera mette in guardia anche sull’eliminazione, a partire dal secondo semestre dell’anno, dei costi relativi alla cura ed alla manutenzione delle villette, che – nelle intenzioni della giunta – andranno coperti dai fondi Tasi. Nina Lo Presti ricorda che il tributo sui servizi indivisibili dovrà passare dal Consiglio comunale, a cui spetta l’ultima parola su come spendere le somme che verranno incassate dal Comune.
Rispetto al piano finanziario nel suo complesso, la rappresentante del Civico Consesso ritiene che anche quest’anno «come ogni anno è stata utilizzata la logica che sottende all'appalto per l'affidamento esterno e non quello dell'affidamento diretto, cioè il costo del servizio viene calcolato in base al parametro ore/uomo e ore/mezzo e non rispetto alle reali ed effettive esigenze strutturali».
COSA SUCCEDE SE SALTANO LE PREVISIONI DEL PIANO FINANZIARIO
SERVIZI ATO 3 FUNZIONAMENTO. Fino a fine maggio i servizi in capo all’ Ato costano in totale 182.875,00 euro, a giugno costeranno 36.575,00 euro come nei mesi precedenti, poi in teoria più nulla. Se invece dovessero essere ancora a carico dell'Ato e quindi i costi alla fine dovessero essere coperti con la Tari, vi sarebbe un costo maggiore sino a fine anno pari a 256.025,00 euro.
SERVIZIO SMALTIMENTO RSU. Se i costi del trasferimento in discarica dovessero rimanere fino a fine anno quelli di giugno, cioè con il porta a porta solo nella I e VI circoscrizione e non in tutte le sei circoscrizioni (pari a 746.932,58 euro), a dicembre 2016 il maggior costo sarebbe di 1.237.840 euro. Se invece i costi dovessero addirittura rimanere quelli previsti nel periodo gennaio-maggio, cioè senza il porta a porta, il costo maggiore a fine anno sarebbe di 1.719.640 euro.
Se dovessero incrociarsi le due evenienze peggiori, cioè se i servizi restassero di competenza dell’Ato e rimanessero a carico della Tari per tutto il 2016 e il conferimento dovesse mantenere il costo attuale fino a dicembre, il piano finanziario verrebbe aumentato di quasi 2 milioni di euro, facendo schizzare il costo della gestione dei rifiuti dal 44,1 milioni di euro a circa 46 milioni di euro. Cifra superiore addirittura a quella dello scorso anno.
Ovviamente la speranza è che ciò non accada, ma la sensazione è che per alcune voci del piano finanziario si siano fatti i conti senza l’oste.
Danila La Torre