REGGIO CALABRIA – Focus ‘ndrangheta, Arghillà “rivoltata come un calzino” dalle forze dell’ordine con 41 perquisizioni domiciliari nell’intero quartiere, presenti numerosi equipaggi di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Polizia locale e ancora personale Enel e del Servizio idrico del Comune reggino, mentre le operazioni venivano monitorate in volo dalle telecamere di sicurezza, istallate a bordo dell’elicottero della Polizia di Stato.
Inutile dire che, al di là delle più disparate articolazioni delle forze dell’ordine coinvolte nell’operazione, l’obiettivo del controllo straordinario del territorio in questo ‘difficile’ pezzo della periferia Nord di Reggio riguardava i tantissimi allacci abusivi al servizio idrico così come a quello elettrico.
Davvero un problema atavico, cronico ad Arghillà; purtroppo, legato anche a motivi ‘culturali’ molto complicati da piegare per restituire senso civico diffuso.
Nel contesto del dispositivo, sono state arrestate cinque persone per il reato di furto di energia elettrica e altre due sono state denunciate per il medesimo reato.
È stata poi rinvenuta e sequestrata una pistola clandestina corredata da 13 cartucce.
Per detenzione illegale di arma bianca è stata denunciata una persona; altre tre persone sono state denunciate per il reato di furto di acqua. Ulteriori 3 soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di furto di acqua e occupazione abusiva.
Nell’ambito dei predetti servizi sono state, altresì, rinvenute e sequestrate 4 centraline Magneti Marelli decodificate e predisposte per agevolare il furto di autovetture e 4 targhe di mezzi di trasporto.
E ancora, sequestrate 9 piante di marijuana, diciotto involucri contenente sostanza stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo di 12 grammi e 35 involucri contenenti circa 100 grammi di marijuana.
Il dispositivo di sicurezza proseguirà anche nei prossimi giorni in città ed in provincia.