MESSINA – Dopo il tavolo tecnico dei giorni scorsi e l’annuncio di un provvedimento ad hoc, il sindaco Cateno De Luca ha firmato l’ ordinanza. «per il coordinamento delle attività necessarie alla rimozione delle cause del potenziale danno ambientale nel “lago di Ganzirri”, verosimilmente derivanti da attività antropica riconducibile a soggetti residenti nelle sue immediate vicinanze».
L’atto emanato dal primo cittadino ha come destinatari l’ A.M.AM. S.p.A., i Dipartimenti Edilizia Privata e Lavori Pubblici, la Sezione Tutela del Territorio del Corpo della Polizia Municipale e di pone come obiettivo principale quello di raccogliere dati ed informazioni dettagliate che integrino la documentazione attualmente a diposizione dell’ Amministrazione.
Infatti, solo dopo aver acquisito ulteriori dati potrà essere approvato «un successivo provvedimento, previo avvio del procedimento, che ordini l’ immediata interruzione dello sversamento nel lago di Ganzirri, di acque reflue aventi composizione difforme ai limiti di legge previsti».
Quindi, De Luca chiede ad Amam, ai Dipartimenti comunali interessati e alla Sezione Tutela del Territorio di far arrivare sulla scrivania «prontamente e, comunque non oltre il limite di 10 giorni a far data dalla notifica del presente atto» informazioni precise che definiscano in maniera chiara lo stato di fatto.
Nello specifico, il sindaco chiede i dati sulle porzioni dell’ infrastruttura di rete fognaria pubblica interessata al conferimento dei reflui e consiglia espressamente l’utilizzo delle apparecchiature e delle tecniche più appropriate che consentano di distinguere ove possibile, le acque cosiddette “bianche” e “nere”. A tal fine autorizza «sin d’ora |’ effettuazioni di scavi». Sollecita altresì: «l’individuazione degli impianti di trattamento e/o depurazione dei reflui al servizio di insediamenti abitativi o attività imprenditoriali collocate in prossimità delle sponde del lago di Ganzirri; dei soggetti presumibilmente responsabili dello scarico; delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell’ art. 124 del D.Lgs. 152/2006, insistenti sul corpo recettore in oggetto; dei risultati di eventuali attività in tema di monitoraggio delle proprietà fisico- chimiche dei reflui oggetto delle sopradette autorizzazioni»
Il primo cittadino chiede infine «gli estremi delle autorizzazioni allo scarico in fognatura di tutti i fabbricati che, per la loro collocazione, possano potenzialmente alimentare, attraverso il conferimento dei reflui prodotti ed a prescindere dalla loro natura, le porzioni della rete individuate attraverso le indagini sopra descritte».
Le attività di verifica saranno svolte anche avvalendosi della collaborazione dell’ARPA Sicilia, Struttura Territoriale Messina, e della VI Direzione Ambiente della Città Metropolitana di Messina.