Non c’era nessun operatore specializzato per l’assistenza agli anziani ed ai disabili in quella “Comunità alloggio per disabili psichici” ed in quella “Casa di riposo per anziani” di Fondachelli Fantina, la cui gestione apparteneva direttamente all’Istituzione Comunale per i servizi socio assistenziali della persone.
Il blitz dei carabinieri della Stazione locale, della Compagnia di Barcellona e dei Nas di Catania è scattato ieri mattina, all’interno di quell’unica struttura di Piano Manna che ospitava entrambe le Case, dislocate su due piani ed attualmente ospitanti 19 anziani e 10 disabili. Dopo un’accurata ispezione, i militari hanno sigillato e sequestrato tutto preventivamente, denunciando per altro due responsabili con l’accusa di abbandono di persone minori o incapaci. Al Comune è stato così affidato il compito di provvedere allo sgombero dei locali ed alla sistemazione di anziani e disabili, entro 48 ore.
Un “secondo” trasferimento, questo, per gli ospiti di quello che una volta era l’agriturismo “Villa dell’Antico Gelso”. Il primo, infatti, risaliva a qualche mese fa quando tutti loro, improvvisamente, erano stati “costretti” ad abbandonare in fretta e furia la loro struttura nel centro del paesino di Fondachelli per “far spazio” all’accoglienza dei migranti.
In breve, era accaduto questo. Per far sì che quella struttura centrale divenisse un vero e proprio centro di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati, i MISNA, l’Istituzione Comunale aveva disposto che tutti quei locali venissero subito sgomberati da chi già viveva là dentro, anziani e disabili per l'appunro. Così, da una notte all’altra, i vecchi ospiti erano stati fatti sloggiare e messi nella struttura che oggi è sotto sequestro preventivo.
Sempre capofila nel manifestare entusiasmo per l’accoglienza dei profughi che ormai quotidianamente sbarcano nelle coste messinesi e siciliane, anche in quel caso Fondachelli Fantina si era subito attivato per richiedere l’accreditamento alla Regione ed attivare la struttura per ospitare 60 minori. Proprio lo scorso giugno, durante una delle ormai infinite querelle istituzionali tra il Prefetto ed il Sindaco di Messina, il centro di accoglienza dei MISNA di Fondachelli si era rivelato fondamentale. Dinnanzi alla continua non curanza dell'amministrazione comunale di voler provvedere alla sistemazione dei minori stranieri non accompagnati, infatti, il Prefetto Stefano Trotta era stato costretto a richiedere il trasferimento di tutti quelli che vivevano nel “Centro Ahmed” – ex Fondazione IBAP Conservatori Riuniti Scandurra di Messina in quello del piccolo comune nebroideo di Fondachelli. (Veronica Crocitti)