10 anni di attività, 100 mila le persone accolte, più di 300 i progetti messi in campo e un’unica convinzione. È la logica di Rete – quella che Fondazione Èbbene ha rafforzato, specie in questi ultimi anni, sperimentando in maniera articolata l’approccio su una varietà di territori – ad essere la chiave per una crescita sostenibile, delle piccole e grandi città, dei territori, delle periferie, delle persone.
È questo il senso dell’essere Fondazione e che è stato l’accento caratterizzante dell’assemblea aperta di Èbbene, che si è svolta oggi, lunedì 30 maggio. Cambio ai vertici, Edoardo Barbarossa lascia la presidenza ad Elisa Furnari, già consigliere di gestione e responsabile delle relazioni esterne di Fondazione Èbbene. Messinese, 40anni, sposata e madre di due bambine, Elisa Furnari fu una delle prime volontarie in servizio civile in Italia, da allora non ha più lasciato il terzo settore occupandosi soprattutto di sviluppo d’impresa cooperativa prima e di comunicazione sociale poi. Ha curato la comunicazione e gli eventi di molte reti cooperative e della scuola di economia Civile Avolab, è tra i promotori dello Sport for Inclusion network e segue l’esperienza di Fondazione Ebbene sin dai primi passi curandone relazioni esterne, eventi e comunicazione.
Votato all’unanimità dall’assemblea l’ingresso al Comitato Scientifico di Simone Castello, segretario generale di Fondazione Mazzola che accompagnerà il board di Èbbene nelle scelte strategiche e nelle interconnessioni con gli stakeholder, insieme ai già componenti Davide Arcidiacono, Rocco Giorgianni, Michele Mosca, Luca Raffaele. Presidente del Comitato Edoardo Patriarca, che ha ricordato in assemblea l’intuizione della
Fondazione Èbbene di costruire un approccio dove le fragilità «sono quelle tonalità che danno cuore e anima alle comunità. Le fragilità infatti non creano eventi di depressione, ma opportunità nuove di rilancio, di rinascita, un nuovo modo per riscoprire l’umano». L’assemblea è stata seguita da uno spazio di dialogo e confronto su come le Fondazioni possono essere a servizio della Prossimità per costruire futuro, sviluppo e nuove comunità.
«Continueremo a ricercare e sperimentare soluzioni che rendano i territori generativi così come fatto nei primi 10 anni di Fondazione Ebbene – ha concluso Elisa Furnari, nuova Presidente -. Un grazie a Edoardo Barbarossa che ha guidato la Fondazione nei primi 10 anni e che continuerà ad offrire il suo preziosissimo contributo, a lui devo la mia passione per questo lavoro. Nei mesi che verranno daremo ancor più strumenti alle persone, rafforzando le tante partnership avviate e i progetti intrapresi unendo sempre più Filantropia e Prossimità. Cercherò di restare sempre in ascolto delle persone, dei Centri di prossimità, degli Hub, dei tanti operatori e delle realtà che hanno scelto di sposare la nostra missione per rendere ancor più forte questa Rete e accendere nuovi centri di Prossimità».