Sarà presentato, nei prossimi giorni, il bando diretto a filmaker “capaci di cogliere e raccontare la vera identità della Calabria. Le bellezze, la cultura, la sua gente.”
Ad annunciarlo la Fondazione Magna Grecia che premierà “chi saprà raccontare la terra calabrese fuori dai cliché e dagli stereotipi presenti nel corto di Muccino Calabria, terra mia“
“Già ieri sera, appena il cortometraggio iniziato a fare il giro dei social, ci sono arrivate le prime chiamate. In moltissimi hanno sottolineato che la Calabria è ben altro. Promuovere la nostra terra, culla della Magna Grecia e della civiltà occidentale, significa sapere uscire dagli stereotipi e raccontare le ricchezze storiche e culturali. Le bellezze naturalistiche di mare e monti, l’anima e il cuore. E magari anche le sue contraddizioni più profonde.” sottolinea il presidente, Nino Foti.
In virtù di questo si sta lavorando per mettere a punto un bando che risponda in modo concreto alla necessità di narrazione della Calabria. «Mi dispiace – continua Foti – che il regista abbia preferito confezionare uno spot quasi anonimo. Lo sforzo che il Sud e la Calabria stanno facendo è quello di uscire dal passato, dai ritardi che hanno creato un divario infinito tra Nord e Sud.”
“La scelta di un tempo passato e di una narrazione stereotipata per promuovere la Calabria è infelice e non rappresenta la terra che tutti noi amiamo e stiamo cercando di aiutare a smarcarsi dai cliché. Un Raul Bova fuori contesto che per la prima volta, dopo anni di vita con Rocío Muñoz Morales, la porta nella terra del padre per rivelarle che il bergamotto si può anche mangiare” continua il presidente.
“E’ questa la Calabria che conosciamo, che viviamo e che vogliamo raccontare a chi dovrebbe innamorarsene e sceglierla per le proprie vacanze? Penso proprio di no. E sono sicuro che riusciremo a trovare giovani – o non più giovani – registi capaci di raccontarla diversamente, nella sua autenticità” conclude Foti
Nei prossimi giorni saranno resi noti i termini del bando