"Oggi sembra essere il “Bilancio-day”, ma sui bilanci passati già approvati non è ancora del tutto chiaro come sia stata spesa la considerevole cifra di 1 milione e 87mila euro per i CAG che erano stati stanziati con i fondi TASI 2015”.Il consigliere comunale Libero Gioveni, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione lo scorso 11 aprile senza ricevere risposta, chiede adesso di conoscere le sorti di quelle somme preziose per l’ottimizzazione dei servizi negli 8 centri sociali.
“Sin dall’ ottobre 2015 – ricorda Gioveni – avevo formalizzato all’Amministrazione una proposta di utilizzo per i CAG di questi fondi derivanti dalla TASI 2015, al fine di fronteggiare l’alto tasso di disagio sociale in cui vivono moltissimi ragazzi dei villaggi periferici.In quell’occasione, prendendo spunto anche dai suggerimenti forniti dall’ex Garante dei diritti dell’infanzia Maria Baronello nella sua relazione, proposi di utilizzare queste risorse avviando alla formazione lavoro già dall'adolescenza parecchi di questi ragazzi attraverso l'istituzione di "stage" nelle società partecipate del Comune (vedi AMAM o in particolare ATM con la sua officina).
Due anni dopo nulla si sa né in merito alla proposta né su come, ad un anno e mezzo dall’approvazione del bilancio di previsione 2015 che avrebbe consentito di impiegare i relativi fondi TASI, come sia stato utilizzato il “tesoretto” assegnato ai CAG
“Pertanto – conclude Gioveni – URGE conoscere dall’assessore ai servizi sociali (a cui faccio formale SOLLECITO), destinataria insieme al sindaco e all’assessore al Bilancio dell’interrogazione del 11 aprile, quali provvedimenti amministrativi e processi formativi per l’inserimento al lavoro siano stati adottati con quelle risorse attraverso l'avvio di stage in alcune società partecipate dell'Ente finalizzati a migliorare l'offerta dei servizi ai numerosi ragazzi dei CAG”.