Cronaca

Fontana di Paradiso, “perché non un rubinetto?” Risponde l’Amam

MESSINA – Un impianto alla fontana di Paradiso per il recupero dell’acqua. Acqua riutilizzata e utile per rifornire le autobotti di Messina Servizi Bene Comune, vigili del fuoco e Corpo forestale. Si tratta di acqua non potabile, da destinare a uso irriguo o antincendio. Ma, domandano i lettori, perché non si è scelto di dotare la fontana di un rubinetto, in modo da non sprecarla in partenza?

“Perché non hanno pensato a un rubinetto antispreco?”

Ecco alcune loro osservazioni: “Ma non era meglio mettere dei rubinetti a “pulsante”, invece di riutilizzarla per scopo irriguo? Per gli incendi c’è l’acqua del mare e per lo scopo irriguo l’acqua dei pozzi non potabili”. Un altro lettore: “Per la fontana di Paradiso hanno trovato il sistema per recuperare l’acqua di fine corsa con i serbatoi. Ma non sarebbe stato più semplice e utile mettere il rubinetto, come in tutte le fontane, ed evitare lo spreco?”.

Abbiamo chiesto all’Amam di fornirci una risposta. Eccola: “Le cosiddette fontane fine corsa hanno un ruolo fondamentale per l’intera rete idrica. Servono infatti a garantire una circolazione continua dell’acqua. E aiutano a ridurre la pressione nelle tubature, talvolta molto vecchie e quindi a rischio rottura, e a farle sfiatare in corrispondenza dei tratti terminali ciechi. Lì dove altrimenti l’acqua rischierebbe di stagnare. Se il flusso venisse interrotto, in alcuni tratti si altererebbe l’equilibrio batteriologico dell’acqua, favorendo la formazione di muffe e flora batterica anche attorno alla bocchetta”.

Per una serie di motivi, si è valutato dunque che quella dell’impianto per il riuso fosse la scelta migliore per Paradiso. Resta il tema della “caccia” all’acqua da non sprecare a Messina e in Sicilia.