MESSINA – Il progetto di riqualificazione di Forte Gonzaga entra nel vivo. Dopo la vittoria della gara d’appalto da parte del Consorzio Stabile Acreide e Sirimed (qui il progetto completo), i lavori saranno consegnati nei prossimi giorni. Dal momento della consegna passeranno poi due anni, come ha spiegato il Rup, l’architetto Francesco Falcone, intervenuto durante i lavori della quinta commissione consiliare presieduta da Raimondo Mortelliti.
Falcone ha spiegato ai consiglieri: “Il lavoro è nato quattro anni fa all’interno del masterplan. Secondo me è un progetto fondamentale per la città di Messina. Oggi siamo in procinto di consegnare i lavori, stiamo facendo le verifiche della ditta che ha vinto la gara. Ci vorranno poi due anni e il forte sarà consegnato alla città. Oggi è in condizioni pietose. Buona parte del finanziamento sarà usata per il consolidamento di uno sperone che ha ceduto in maniera notevole. In questa fase sistemeremo questo, la zona esterna, gli ingressi, il terrazzo. Restaureremo la chiesa e altri ambienti, sistemeremo gli impianti. Mancherà di fatto l’allestimento del castello. L’interesse principale è farlo diventare un museo”.
“Sono stato più volte a fare sopralluoghi – ha continuato poi Falcone – e spesso arrivavano turisti a piedi per vederlo, ma è chiuso da 20 anni al di là dell’attività dell’associazione, che fa visitare a piccoli gruppi. L’amministrazione vuole renderlo fruibile e con prossimi finanziamenti si interverrà anche sulla viabilità e sui parcheggi. Intanto si potrà mettere a disposizione delle crociere con piccole navette e gruppi da 20 o 30 persone. Con il secondo finanziamento che abbiamo chiesto completeremo il secondo piano e l’allestimento”. I fondi? 4 milioni e mezzo dal Masterplan, di cui 3 milioni e 600 mila solo per i lavori. Ma serviranno altre risorse. L’architetto ha poi concluso: “L’illuminazione esterna andrà sistemata ed è finanziata, ma sarà fatto nella seconda parte, non appena sistemata la parte intorno al castello. Sarà un’illuminazione artistica per mostrare bene il forte”.