La Corte dei Conti analizza la manovra finanziaria. Una valutazione, in audizione davanti alle Commissioni bilancio congiunte di Senato e Camera dei deputati, sul Bilancio di previsione dello Stato 2024 e per il Bilancio pluriennale per il triennio 2024-26. Non mancano le riserve sull’efficacia della manovra e scrive la Corte dei Conti: “Si valuta la manovra complessivamente poco incisiva sotto il profilo di nuovi interventi a favore degli investimenti pubblici a portata generale. Forte, piuttosto, è lo sbilanciamento verso misure mirate a sostenere progetti specifici, primo fra tutti per peso finanziario, il Ponte sullo Stretto, seguito da una serie di altri interventi minori, con impatti limitati sul sistema economico per via della spiccata localizzazione”.
Sottolinea il presidente Guido Carlino: “La manovra finanziaria per il prossimo triennio si muove all’interno di un sentiero molto stretto in cui devono trovare un difficile equilibrio spinte ed esigenze diverse”, garantendo “il percorso di riequilibrio dei conti e un graduale rientro del rapporto debito Pil”.
Nonostante il richiamo a “un più attento utilizzo delle risorse, il quadro è soggetto al pericolo di non riuscire a mantenere la qualità dei servizi offerti, rischiando di vanificare, specie nel caso delle fasce più deboli della popolazione, il beneficio monetario che ci si propone di dare”, ha aggiunto il presidente della Corte dei Conti.