“Io lo so che il timore maggiore di tutti i Comuni è quello che il capoluogo vorrà fare da “capuzzella”, ma chi mi conosce sa bene che io non la penso così e che non è nelle mie corde. Messina non farà da capuzzella con nessuno”.
Sgombera il campo da ogni equivoco il sindaco di Messina Renato Accorinti che sulla Città Metropolitana ha le idee chiarissime e nei prossimi giorni organizzerà un incontro a Palazzo Zanca con i 51 colleghi dei Comuni chiamati ad aderire.
“Voglio che ognuno dei 51 sindaci mi dica quali sono i dubbi, quali le speranze e le prospettive- spiega- Dobbiamo guardarci in faccia e pianificare insieme per il benessere di tutto il territorio. Lo organizzerò in Consiglio comunale in modo che ognuno con il microfono potrà prendere la parola e confrontarci con serenità. Non c’è nessuno che deve comandare. L’ho fatto con le SSR, quando ho lasciato il coordinamento al sindaco di Barcellona, perché questo è lo spirito che deve animare il nostro modo di operare”.
Accorinti è consapevole che sono soprattutto i comuni della zona jonica a pensare di riunirsi in Libero Consorzio piuttosto che restare schiacciati dalle decisioni di una Messina capoluogo che guarda anche con interesse a Reggio Calabria.
“La bellezza della Città Metropolitana- prosegue il sindaco- è dovuta al fatto che ogni territorio ha caratteristiche diverse. Pensate alla zona di Giammoro con il porto commerciale,alla bellezza paesaggistica delle isole Eolie, di Milazzo, Taormina, Giardini Naxos. Pensate all’armonia tra queste diverse caratteristiche e unitela all’integrazione con l’Area dello Stretto. Da Taormina a Barcellona ci sono problematiche e ricchezze diverse. Ognuno è un pezzo di questa bellezza. E la flotta comunale servirà a tutti questi Comuni in un’unica ottica. I trasporti devono essere visti con questa filosofia. L’Area dello Stretto così farà il salto di qualità e diventerà la terza Città del meridione. Questa è un’opportunità che nessuno può lasciarci sfuggire e che non riguarda solo Messina ma tutto il territorio provinciale. Pensate non solo alla flotta comunale, ma anche all’aeroporto dello Stretto, come punto di riferimento per tutto il territorio. Attualmente il 12% degli utenti dell’aeroporto di Catania sono messinesi. Se potenziamo lo scalo di Reggio, anche per i collegamenti, diventerà un sistema integrato dello Stretto sotto ogni profilo”.
Secondo Accorinti la Città Metropolitana non confligge e non è in contrapposizione con l’Area Integrata dello Stretto, ma si completano in un’unica grande realtà che porterà solo vantaggi ai singoli “pezzi” del mosaico, ognuno in base alla sua peculiarità.
Rosaria Brancato