Premetto di scrivere a titolo personale in quanto, a parte qualche colloquio informale, ancora non ho intrapreso una discussione serrata con la mia amministrazione e con il consiglio comunale.
La L.R. 8/2014 del 28 Marzo prevede l’istituzione delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi di Comuni alla luce della soppressione delle province Regionali.
Voglio però iniziare il mio ragionamento partendo da agosto 2013 quando leggendo la prima bozza del ddl il quale prevedeva l’istituzione della Città Metropolitana che comprendeva, naturalmente, Messina e 12 comuni da Ali a Rometta. Rimasi esterefatto, in primo luogo, per come fu concepito il ddl, che prevedeva per i Comuni la perdita, con un colpo di spugna, della propria autonomia e della propria identità storico-culturale e, in secondo luogo, per il non coinvolgimento di noi Sindaci nella stesura del suddetto decreto. Da subito, mi sono attivato, in sinergia con i miei colleghi Sindaci per organizzare degli incontri con il Presidente Ardizzone e con l’Assessore Valenti, con i quali in due distinte riunioni tenutesi a Fiumedinisi ed a Villafranca T., abbiamo dibattuto esternando tutto il nostro rammarico per come si fossero svolti i fatti fino ad allora.
Devo tuttavia ammettere che, da subito, abbiamo riscontrato una totale apertura alle ns. richieste, con promesse che sono state completamente esaudite con modifiche strutturali che hanno riportato la discussione su binari accettabili.
Dopo un certo periodo, siamo stati invitati in una riunione, a Messina, organizzata dall’UDC messinese, con la presenza dell’allora Ministro D’Alia, del Presidente Ardizzone e di qualificati relatori tra cui il Prof. Limosani ed il Prof. Gambino, i quali hanno rispolverato e riproposto con forza il progetto dell’Area Metropolitana di Messina, previsto dalla legge regionale siciliana n. 9/86, contenente 51 Comuni della zona ionica e tirrenica.
Ammetto che, in un primo momento, ero molto scettico a considerarmi in un contesto di comuni cosi numeroso, in quanto stiamo uscendo da esperienze condominiali molto negative vedi Ato Rifiuti, Ato Idrico, Distretti Socio Sanitari e quant’altro, che hanno creato disastri economici e sociali con conseguenze che i ns. territori pagheranno per lungo tempo.
Però, dopo aver letto con attenzione la loro proposta credo che ci possano essere i presupposti per partecipare a questo modello di Città Metropolitana, sia per la contiguità territoriale che produce, tra i due centri, un pendolarismo giornaliero molto elevato, sia perchè avere all’interno Taormina, Milazzo, Comuni Nebroidei ed Isole Eolie comprese, rappresenterebbe per tutti un valore aggiunto sotto l’aspetto turistico-attrattivo, con indiscutibili benefici per tutti.
Naturalmente adesso giunge il momento delle scelte, che devono obbligatoriamente passare da un coinvolgimento piu costante di Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali e cittadini (è previsto un eventuale referendum), per individuare competenze, funzioni e risorse salvaguardando il ruolo istituzionale di tutti i Comuni e promuovendo sinergie gestionali ed operative, con conseguente snellimento dell’apparato burocratico,cercando di intercettare piu risorse possibili per poter intervenire in modo tangibile sulle criticità dei nostri territori.
Concludo impegnandomi, nei prossimi giorni, a contattare il prof. Limosani ed il prof. Gambino per organizzare degli incontri aperti anche alle cittadinanze,di tutti i comuni interessati nella speranza che Messina e i suoi Amministratori svolgano in pieno un ruolo determinante coinvolgendo con la massima apertura gli altri comuni.
Cordiali saluti, Matteo De Marco, Sindaco di Villafranca Tirrena.