Chiese chiuse e turisti in fuga. I tour operator minacciano di annullare le visite a Forza d’Agrò e il sindaco, Fabio Di Cara, scrive all’arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana. La delicata questione è stata al centro del dibattito dell’ultimo Consiglio comunale. L’assemblea ha approvato all’unanimità una mozione con la quale si impegna l’Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, a tenere aperte le chiese, che rappresentano un patrimonio inestimabile per la cittadina collinare. E non solo. Sarà seguita anche la via della mediazione tra il primo cittadino e il parroco, don Luciano Zampetti.
La seduta del civico consesso ha fatto registrare un prologo increscioso, in virtù di uno striscione contro l’Amministrazione, anonimo, apparso nei pressi del palazzo municipale. Gli operatori turistici fanno notare che con le chiese chiuse il rischio di far saltare le visite dei turisti è concreto. Nella missiva all’arcivescovo, il sindaco ha fatto notare che il 24 febbraio pomeriggio circa 200 visitatori giunti nella cittadina forzese sono rimasti dietro la porta della Chiesa della Santissima Trinità. Anche al Duomo gli ingressi erano “inspiegabilmente chiusi”.
In virtù di questo episodio (al quale ne sarebbero preceduti altri) un’Agenzia turistica che garantisce oltre dieci pullman la settimana di turisti ha comunicato al primo cittadino di essere intenzionata ad annullare le visite. La seduta consiliare è servita a stemperare gli animi. Il capogruppo di minoranza, Sandro Bongiorno, si è detto “dispiaciuto per quanto sta accadendo in paese”, riferendosi agli attriti tra parroco e sindaco. “Insieme – ha concluso – dobbiamo lavorare per trovare una soluzione che metta fine a questa vicenda”.
Carmelo Caspanello