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Forza Italia si dimezza alla Camera. Anche Germanà va via: “non sono fido scudiero”

C’è chi lo dà alla Lega e chi lo vede in Italia Viva. “No, no, io mi prendo un periodo di riflessione e me ne vado al gruppo misto. L’unica cosa che so è che non andrò mai né con Conte né con i grillini. Ne consegue che non andrò neanche con Renzi, visto che al momento è al governo, alleato dei 5stelle. Io vado al misto”.

L’addio a Forza Italia

Nino Germanà l’aveva fatto capire 48 ore fa, rispondendo pan per focaccia, a Gianfranco Miccichè ma adesso ha ufficializzato l’addio a Forza Italia. Il suo, per la verità, era stato un ritorno, nell’autunno del 2017, alle Regionali, dopo il periodo con gli alfaniani all’epoca del governo Renzi. Ma tra gli azzurri in Sicilia le acque sono state burrascose da oltre un anno. Miccichè ha tenuto in mano il coordinamento regionale del partito, lasciandolo di fatto commissariato, ma con il passare dei mesi i malumori sono aumentati.

F.I. dimezzata alla Camera

Dei 6 deputati siciliani eletti alla Camera in Forza Italia, due sono andati via negli ultimi mesi (Minardo alla Lega e Scoma a Italia Viva), Germanà da oggi è al gruppo misto. Delle restanti 3, solo Matilde Siracusano è “fedelissima” alla linea Miccichè (che l’ha candidata in due collegi, a Palermo e Messina nel 2018) mentre Stefania Prestigiacomo è in rottura da mesi e Giusy Bartolozzi sta riflettendo sul da farsi.

Ignorato per 2 anni


Vivo con grande sofferenza questo momento, tenuto conto che in Forza Italia ho mosso i primi passi e sono cresciuto, ma sono stato costretto a lasciare perché dal 4 marzo 2018, data della mia rielezione al parlamento nazionale, il partito in Sicilia ha volutamente e strategicamente ignorato il mio ruolo politico e quello di gran parte dei parlamentari nazionali- commenta GermanàNessuna riunione in questi due anni, nè un programma per i territori condiviso con chi di questa isola è rappresentante a livello nazionale. La convinzione del nostro coordinatore regionale Miccichè è che lui solo rappresenta i problemi dei siciliani, al massimo assieme a qualche suo fido scudiero, mentre i parlamentari nazionali non devono fargli perdere tempo occupandosi dei territori che li hanno eletti.  Tanto delirio di onnipotenza si è sgretolato davanti all’emergenza sanitaria che ha fatto capire quanto importante sia il ruolo del parlamento nazionale, e quanto grandi siano i doveri dei deputati nei confronti della propria gente. Per carattere e per indole non posso pensare di lasciar trascorrere i tre anni di legislatura che mancano senza poter incidere nelle decisioni politiche del mio partito, trasformandomi in un mero yesman”.

Il peso dei numeri

Germanà evidenzia di aver più volte chiesto a Miccichè un maggiore coinvolgimento, senza però avere riscontri. Anzi, le ultime dichiarazioni di Miccichè nei suoi confronti sono state in sostanza una dichiarazione di guerra alle quali il deputato messinese ha ricordato i numeri che ha ottenuto sia alle elezioni regionali del 2017 (il doppio delle preferenze di Miccichè) che alle Politiche.

“Ricomincio dal gruppo misto”

Al momento Germanà dichiara di non aver preso decisioni e di restare nel gruppo misto, ricominciando ad occuparsi delle istanze del territorio, dai Nebrodi a Messina “riallacciando le fila con i tanti amici che mi hanno sostenuto alle regionali e che da tempo mi sollecitano una più decisa presa di posizione. Credo che presto ritroveremo quell’entusiasmo che ci ha visti raccogliere grandi consensi e riusciremo a rilanciare insieme le motivazioni che ci uniscono da sempre e che sono fatte di impegno, fiducia, presenza sul territorio e soprattutto di ascolto”.

Esodo azzurro?

Nel frattempo Forza Italia in Sicilia ha un problema da affrontare, dal momento che il gruppo dei deputati eletti alla Camera si è dimezzato e rischia di registrare ulteriori divorzi e non è affatto detto che l’esodo non continui. O che, in alternativa, non ci sarà chi chieda la “testa” di Miccichè a Berlusconi……..