La giunta di Palazzo Zanca si va sgretolando. Da lunedì perderà un altro pezzo. L’assessore al risanamento Roberto Sparso (area Beninati) presenterà giorno 10 le dimissioni, per seguire i colleghi del gruppo che lasciano il Pdl per approdare armi e bagagli nell’Udc.
“E’ un fatto di coerenza, avrei voluto farlo oggi stesso ma non mi è stato possibile-spiega l’assessore- Lo farò lunedì mattina. Il gruppo ha fatto una scelta e coerentemente mi sembra corretto e giusto lasciare il mio posto in giunta”.
Venerdì 31 lo ha preceduto l’ex assessore alle politiche del territorio Giuseppe Corvaja, (anche lui con Beninati) con una lettera al fulmicotone sia nei confronti di Buzzanca sindaco che nei confronti dei vertici locali del Pdl (che tra l’altro nel caso del coordinatore provinciale coincidono con l’ex primo cittadino).
Le date potrebbero non essere un caso, perché il 31 agosto era l’ultimo giorno utile per le dimissioni per quanti avessero avuto intenzione di candidarsi all’Ars. E potrebbe non essere un caso il fatto che Corvaja sia uscito dalla giunta il 31.
Nell’accordo che vede le truppe Beninati confluire nella corazzata centrista è più che probabile che non scenda direttamente in campo il deputato regionale uscente, ma metta uno dei suoi uomini, appunto l’ormai ex assessore alle politiche del territorio.
“No, la data delle mie dimissioni è solo un caso- dichiara Corvaja- certo, non è detto che non possa essere io il candidato del gruppo nella lista dell’Udc, ma non decido io, decideremo insieme. Abbiamo fatto una scelta: puntare sull’arma di Beninati che è la sua pulizia. Non siamo stati noi che ce ne siamo andati sbattendo la porta, la verità è che non eravamo graditi. E questo, nei confronti di chi, come Beninati è stato il primo segretario di Forza Italia a Messina dovrebbe far riflettere”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le dimissioni di Buzzanca per candidarsi nuovamente alla Regione.
“In tutto il mondo un sindaco che ritiene di aver fatto bene si ricandida- conclude Corvaja- non può lasciare un programma a metà e oltretutto decidere di dimettersi senza dirlo a nessuno, senza convocare una riunione con noi”. Nel sistema di contrappesi interno al partito l’area ex-An di fatto ha preso sempre più spazio.
Per la candidatura nella lista Udc oltre a Corvaja si sta scaldando con lo stesso obiettivo anche il vicepresidente del Consiglio provinciale Enrico Bivona e nelle prossime ore il quadro dovrebbe essere più chiaro.
L’addio al Pdl di chi è stato tra i fondatori di Forza Italia a Messina, comporta anche che il primo “test” numerico saranno proprio le regionali, con un occhio alle stagioni elettorali del 2013 che potrebbero vedere proprio lo stesso Nino Beninati correre da protagonista. Insomma il dado è tratto e se il deputato uscente fa un passo indietro oggi ne farà un altro in avanti nella primavera del 2013 verso la poltrona di Palazzo Zanca o verso Roma. Nel frattempo l’Udc rafforza sempre più il suo esercito, dal momento che l’ex deputato regionale porta in dote tre assessori tra Comune e Provincia, consiglieri comunali e provinciali nonché le truppe dei quartieri. Il “peso” della corrente sarà verificato alle regionali. Ma non tutti hanno gradito il passaggio con D’Alia. Il primo a dire no è Capurro “Le decisioni si prendono insieme. Io al momento resto dove sono. Sto riflettendo. Anni fa, quando passai con Genovese ho fatto una scelta di cuore, legata cioè ad una persona del mio gruppo a me vicinissima. E l’ho pagata cara. Oggi non voglio più fare gli stessi errori del passato. Quindi voglio guardarmi intorno prima di decidere”. Roberto Nicolosi sta riflettendo prima di decidere. Anche lui è stato tra i primi “azzurri” ed un passaggio di questo genere non è facile da fare in pochi giorni, occorre ponderarlo. I tre assessori seguono il gruppo, Corvaja e Sparso (al Comune) e Giuseppe Martelli (Provincia).
I consiglieri sono tre alla provincia e tre al comune. A Palazzo dei Leoni andranno a rinfoltire il gruppo Udc Bivona, Passaniti e Scimone. Al Comune in teoria dopo il no di Capurro e in attesa che Nicolosi decida resta il solo Chiarella, fedelissimo di Beninati. “Io seguo il mio gruppo- dichiara- anche se è durissima, io sono sempre stato nel Pdl ed è la prima volta che cambio partito, non ci sto dormendo la notte. Ma quanto accaduto è solo la conseguenza del comportamento che è stato seguito nei nostri confronti”.
Ex Pdl è Iannello (anche lui vicino a Beninati), che però da tempo è passato al gruppo misto e non è detto che adesso possa vedere di buon occhio l’ingresso nell’Udc.
Rosaria Brancato