Versamento di acque nere direttamente a mare. Un problema che attanaglia da decenni il litorale reggino, soprattutto nella zona sud con gravi disagi per i bagnanti, i pescatori e in generale l’ambiente. Ferite” purulenti e puzzolenti” che attraggono topi e che inquinano la zona di Calamizzi, dell’ex Capannina, della Sorgente senza tralasciare quella del Calopinace. Un’area quella che comprende circa 50mila residenti per i quali il parco rappresenta uno “splendido” sbocco sul mare, ma non solo. Il parco, infatti, una volta ultimato sarà il naturale proseguimento del Lungomare Falcomatà, quindi “quotidiano” non solo ai reggini, ma anche ai tantissimi turisti che ogni estate visitano la città.