Poi si valuterà la possibilità di realizzare una strada di collegamento con San Licandro
I lavori di realizzazione dei muri di contenimento e paratie di pali al piede del versante sono conclusi. La frana di Tremonti, al di sotto dei complessi Città Giardino, Zancle e Miramare abitati da circa 250 famiglie, è solo un brutto ricordo.
Era il febbraio 2015 e sono serviti quasi sette anni, nel dicembre 2021, per ottenere i fondi necessari alla messa in sicurezza. A ottobre 2022 l’aggiudicazione dei lavori alla Mico srl di Mussomeli (Cl), a marzo 2023 la consegna.
Poco più di 2 milioni per mettere in sicurezza il versante e le abitazioni. Nei giorni scorsi un sopralluogo da parte dell’assessore Francesco Caminiti per verificare lo stato di attuazione dei lavori. “Sono in corso di realizzazione le opere non strutturali, come la riprofilatura del pendio con terre armate e interventi per la regimentazione delle acque di ruscellamento superficiale, drenaggi e opere di deflusso delle acque che saranno convogliate nel torrente San Paolo” – dice l’assessore.
Strada San Licandro – Tremonti
La fine dei lavori è prevista il 30 luglio, fra poco più di tre mesi. A conclusione, “verificheremo la fattibilità tecnica di una strada di collegamento con San Licandro” – spiega Caminiti.
Una strada pensata diversi anni fa e realizzata in piccola parte, proprio dove si è verificata la frana. Dovrebbe collegare Salita Tremonti a via Domenico Mazzotta (all’altezza di piazza XXV Aprile e via Leonardo Sciascia), lì dove si trova lo scheletro di quella che doveva essere una piscina, finita al centro di un contenzioso che costerà 2 milioni al Comune di Messina.
Quel rudere dovrebbe essere demolito e lì potrebbe essere realizzata una strada che consentirebbe di connettere i due versanti di Giostra e Annunziata in poche centinaia di metri, rispetto agli oltre tre chilometri attuali. Un notevole risparmio di tempo oltre a una preziosa via di fuga.
La strada meglio di no grazie .