sanità

Fuga medici dal 118, la proposta: “Potenziare l’eliambulanze”

CASTELL’UMBERTO – Una eliambulanza a Sant’Agata di Militello e altre soluzioni, “tampone” ma comunque immediatamente percorribili, per razionalizzare l’attuale dotazione del sistema d’emergenza-urgenza sui Nebrodi.

Anche Lionetto Civa, sindaco di Castell’Umberto, operatore del settore, interviene nel dibattito sull’emergenza sanità sui Nebrodi. Il primo cittadino umbertino ha più volte sollevato pubblicamente il problema e torna a far sentire la voce del territorio, dopo il caso Bellavia.

Civa raccoglie le indicazioni del responsabile provinciale del servizio (leggi qui l’intervista) e spiega: “Condivido l’intervista del dottore Runci e vorrei avanzare una proposta che consenta una soluzione rapida, nelle more di un completamento organico dei sanitari delle postazioni del 118, strada questa che richiede interventi più complessi ed articolati: perché non attivare un servizio di elisoccorso per l’area? Una eliambulanza a Sant’Agata di Militello sarebbe in grado di raggiungere comuni come quello mio in una decina di minuti, in circa un quarto d’ora, venti minuti, serve praticamente l’intero territorio da Santo Stefano di Camastra a Patti.”

L’eliambulanza a Sant’Agata Militello

Una soluzione onerosa e difficilmente praticabile nell’immediato? “Il problema principale del 118 oggi è la fuga dei medici. Problema che non si risolverebbe semplicemente aumentando l’organico in ragione della densità di popolazione. Appaltare un servizio di eliambulanza invece vuol dire avere subito un anestesista in servizio, e un solo mezzo in grado di raggiungere più rapidamente i vari comuni, dei quali conosciamo la specificità (le lunghe distanze tra i centri abitati, molti dei quali in montagna, e gli ospedali di riferimento). Il costo dell’eliambulanza, poi, è remunerato a servizio”.

Rispetto a dover reperire più medici e più ambulanze, quindi, spiega il primo cittadino umbertino, la spesa non sembra poi così tanto più onerosa.

Una turnazione organica e unica per i Nebrodi

“Intanto – prosegue Civa – si potrebbe intervenire anche sulle turnazioni delle attuali postazioni, prevedendo una turnazione organica per i Nebrodi. Oggi la predisposizione dei turni è rimessa alle singole postazioni. Succede quindi per esempio che a Tortorici e Capo d’Orlando ci siano due medici in servizio “contemporaneamente”, e che Brolo e Sant’Agata siano invece contemporaneamente senza medico”.