In queste ore circola sul web la curiosa notizia sull’esistenza di un possibile tunnel sotterraneo nello Stretto di Messina. Il sottopassaggio marino, lungo 3 km e profondo 200metri, si estenderebbe dal pilone di Capo Peloro a Torre Cavallo, in Calabria. La sua realizzazione risalirebbe all’epoca delle guerre puniche tra il 264 e il 241 a.C. Il tunnel avrebbe avuto l’utilità di consentire alle truppe romane in guerra contro Cartagine di facilitare i propri spostamenti nel corso delle battaglie ed evitare possibili attacchi nemici e quindi possibili perdite tra la propria flotta in mare aperto. Si afferma addirittura che il sottopassaggio sarebbe stato sfruttato nel corso della seconda guerra mondiale.
La presunta esistenza del tunnel sarebbe stata scoperta nel corso di lavori di carotaggio, tecnica di campionamento per la ricerca di risorse minerarie nel sottosuolo, nell’area relativa all’autostrada Salerno – Reggio Calabria all’altezza di Villa San Giovanni. Si legge persino che, dopo la scoperta, i lavori di ricerca effettiva e di scavo sarebbero stati assegnati alla Sovraintendenza di Reggio Calabria e ad una squadra di archeologi .In realtà le immagini fornite per corredare la notizia non hanno nulla a che vedere con la presunta scoperta, anzi la notizia diffusa dal tabloid britannico Daily Mail riguarda un tunnel presente in Baviera e collegato ad una rete di sottopassaggi che si estende in tutta Europa e che dovrebbe risalire all’ Età della Pietra.